Assane Gnoukouri InterGetty Images

Gnoukouri racconta la sua storia: "Sono stato ingannato e abbandonato, anche dall'Inter"

Assane Gnoukouri racconta la sua verità. L'ex nerazzurro, nato in Costa d'Avorio e trasferitosi in Italia nel 2013, dopo essere cresciuto nel Marano è passato all'Inter, riuscendo a giocare alcune partite in Serie A ed Europa League prima di essere fermato da un problema al cuore. E dalla questione dei documenti irregolari.

Arrivato in Italia a 16 anni, ora Gnoukouri rischia di essere espulso dall'Italia a causa di permessi di soggiorno e document falsi. Il 2017 è l'anno in cui tutto crolla per Assane, che di fatto non può trasferirsi all'Udinese per i problemi al cuore e continuare a giocare per il problemi legati alla situazione del proprio passaporto.

Dal 2016/2017 Gnoukouri non gioca una partita ufficiale. Il suo passaggio sfumato all'Udinese lo porta a divenire una promessa mai esplosa, prima della rescissione del contratto con i nerazzurri nel 2018, a due anni dall'iniziale scadenza fissata al 2020.

LA STORIA DI GNOUKOURI

"Sono rimasto da solo" ha raccontato Gnoukouri a Cronache di spogliatoio. "Ho provato a parlare con i dirigenti dell’Inter, ma niente. Un paio di volte sono andato ad Appiano, ho anche incontrato Ausilio che al volo mi fa: ‘Ehi Assane, tutto apposto?’. Come tutto apposto? Ho provato a riscrivergli ma niente. Ancora oggi, se gli mando un messaggio non mi risponde. L’unico che si era avvicinato inizialmente era stato Zanetti, avrebbe dovuto organizzare un incontro. Mai successo. In tanti anni, zero totale".

"Il mio accordo con l'Inter era fino al 2020" continua Gnoukouri a proposito dell'addio nerazzurro. "Ma nel 2018 l’Inter mi convoca: ‘Senti Assane, la Federazione ha detto che non puoi più giocare perché ti hanno ritirato il permesso di soggiorno’. Non è vero, il problema erano ancora quelle maledette visite mediche. Urlai: ‘Fatemi ripetere le visite mediche. Mi opero e me ne vado’. Niente".

"Mi hanno abbandonato anche loro. Ma io come potevo immaginare cosa potessero aver fatto Drago e il signor Gnoukouri con i documenti e l’adozione?

A me e ai miei fratelli avevano detto: ‘Teniamo tutto noi, così sistemiamo le cose, rispettiamo le leggi ed evitiamo problemi’. Che fai? Ne dubiti? Avevano tutto loro: cellulare, passaporto, documenti".

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