Gazzetta dello Sport - Il Milan pronto ad un investimento importante in attacco, c’è Retegui nel mirino

Il Milan, solo nelle ultime settimane, ha salutato Abraham (che intanto ha iniziato una nuova avventura al Besiktas), Jovic (il cui contratto non è stato rinnovato) e Camarda (che è stato mandato al Lecce a farsi le ossa).

Questo vuol dire che ad oggi sono solo due i centravanti a disposizione di Massimiliano Allegri, ovvero Gimenez e Colombo.

Il primo è arrivato nel corso della scorsa sessione invernale di calciomercato ed è certo della permanenza, il secondo invece è appena rientrato dal prestito all’Empoli ed è destinato a salutare.

Naturale dunque che il Milan decida di investire su un nuovo attaccante, ma non andrà su un numero 9 chiamato solo a fare numero.

Tra tutti i profili valutati, il preferito è oggi quello di Mateo Retegui.

E’ reduce dalla miglior stagione della sua carriera, quella culminata con il titolo di capocannoniere della Serie A, ed è estremamente ambito in sede di calciomercato.

Il suo nome è stato accostato anche a quello dell’Al-Qadsiah, club che sarebbe disposto a fare follie pur di accaparrarselo, ma il Milan non solo non demorde, ma è pronto anche a fare un sacrificio importante pur di regalarsi quello che sarebbe un rinforzo di grande spessore.

Per convincere l’Atalanta a rinunciare ad uno dei suoi uomini di punta, servirebbe un grande esborso.

Come spiegato da ‘La Gazzetta dello Sport’, il club orobico valuta la punta italo-argentina non meno di 50 milioni di euro.

Tanti, ma non tantissimi viste le cifre che circolano oggi in Europa.

Il Milan, qualora decidesse di affondare in maniera decisa per Retegui, potrebbe contare sui buoni rapporti con l’Atalanta certificati anche dall’operazione De Ketelaere.

Si potrebbe cercare dunque una strada alternativa per rendere l’esborso immediato meno impegnativo, ma al momento c’è distanza in fatto di valutazione del cartellino.

Il Milan lo valuta circa 40 milioni di euro, il che vuol dire che ci sarà da limare ed avvicinarsi. La volontà di approfondire il discorso c’è, ma i dirigenti rossoneri nel frattempo dovranno concentrarsi anche sulle altre zone del campo.