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Gattuso De Zerbi HDGOAL

Dalla finale playoff di Serie C all'Europa League: Gattuso e De Zerbi si ritrovano

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Certe rivalità non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano. Prendiamo in prestito (e riformuliamo leggermente) uno dei versi più iconici di "Amici mai", celebre brano di Antonello Venditti, per presentare il ritorno dell'incrocio fra Gennaro Gattuso e Roberto De Zerbi.

Già, amici mai. E difficilmente potrebbe essere il contrario, visto il primo incrocio da allenatori fra l'ex centrocampista rossonero e il fantasista bresciano.

Si trattò di una finale playoff di Serie C, un infuocato Foggia-Pisa al cui fischio finale fu Gattuso a esultare. I due di strada ne hanno fatta e adesso si ritroveranno in Europa League nel match fra Brighton e Marsiglia, sulla cui panchina è appena arrivato il mister di Corigliano Calabro.

  • Roberto De Zerbi SassuoloGetty Images

    UNA FINALE E CHE FINALE

    Riavvolgiamo il nastro. Stagione 2015-2016, l'epilogo della post-season di Serie C presenta al mondo una finale fra due piazze affamate di calcio. Da una parte c'è il Pisa di Gennaro Gattuso, solido, pragmatico, coriaceo; dall'altra l'estetico Foggia di Roberto De Zerbi.

    L'aria è elettrica già all'Arena Garibaldi, nella gara d'andata vinta 4-2 dal Pisa, ma è allo Zaccheria che la tensione deflagra. I toscani resistono all'assalto rossonero, lo stadio non gradisce il risultato e nel finale, sullo 0-0, una bottiglietta proveniente dalla tribuna colpisce Gattuso.

    Rino va a terra, Roberto si avvicina per capirne le condizioni, ma l'infuriato Gattuso non la prende bene. I due quasi vengono alle mani, separati a fatica.

    Entrambi vengono espulsi, i tifosi del Foggia fanno invasione, le forze dell'ordine in tenuta antissimossa evitano il peggio: un caos che non portò mai al chiarimento.

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  • Brignoli BeneventoGetty

    IL 2-2 DI BRIGNOLI

    Il successivo incrocio fra i due arriva in Serie A. De Zerbi, da poco, è stato chiamato dal Benevento e i sanniti sono a caccia dei primi punti in massima serie. Al Vigorito si presenta il Milan di Gattuso.

    La gara è tirata, il Milan va due volte avanti con Bonaventura e Kalinic: all'89esimo è 1-2 rossonero. Poi, però, entra il destino in gioco.

    Punizione dalla trequarti, De Zerbi e il suo assistente Farioli mandano a saltare anche il portiere Brignoli. Il resto è storia: l'estremo difensore fa 2-2, delirio giallorosso.

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  • Gennaro Gattuso ValenciaGetty

    STILI DIVERSI, STESSO ANIMO

    C'è una cosa, però, che li accomuna. Grinta e foga agonistica. Gattuso e De Zerbi hanno la competizione nel DNA, la voglia di primeggiare e l'incapacità di arrendersi insita dell'anima.

    Da calciatori erano sempre gli ultimi a mollare e l'atteggiamento è stato traslato anche nelle varie avventure in panchina.

    A livello tecnico-tattico la musica cambia: Rino e Roberto hanno due stili molto diversi, quasi agli antipodi. Gattuso è, per certi versi, un conservatore, De Zerbi un innovatore della materia. I loro percorsi lo hanno dimostrato, sin da quel Foggia-Pisa, in cui fu il mister di Corigliano Calabro a trionfare.

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  • Gennaro GattusoGetty

    IL PERCORSO DI GATTUSO

    Differenti, poi, sono anche i percorsi. Più nobile, forse, quello di Rino. Il passato da grande calciatore gli ha spalancato nell'immediatezza sfide importanti: dopo la breve gavetta fra Sion, Palermo e Pisa, ecco arrivare la chiamata del suo Milan. Prima con la Primavera, poi la promozione in Prima squadra.

    Un biennio di alti e bassi, in cui comunque non ha demeritato, nonostante una squadra ben distante, a livello qualitativo, da quella che aveva portato sul tetto del Mondo da calciatore.

    Dopo l'addio ai rossoneri ci sarà il Napoli ad accoglierlo: l'esperienza, anche qui biennale, sfumerà con l'amarezza di una qualificazione alla Champions League mancata nell'ultima giornata con il Verona.

    Successivamente lo chiama la Fiorentina ma qui il rapporto si interrompe prima di nascere, prima del volo all'estero: prima il Valencia, ora la sfida con il Marsiglia.

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  • IL PERCORSO DI DE ZERBI

    Molto particolare, invece, la strada intrapresa da Roberto De Zerbi. L'esordio in panchina è al Darfo Boario: si chiude con un'incredibile retrocessione in Eccellenza. Tuttavia si comprende il suo valore in panchina: il Foggia si fida di lui, ex giocatore rossonero, e lo porta in Puglia.

    Da lì decollerà: non riuscirà a riportare in B i satanelli, ma il suo percorso fino alla finale playoff persa con Gattuso convincerà il Palermo a portarlo in Serie A. Zamparini, però, non gli darà il tempo di imporsi in una realtà complicata e nonostante il contratto biennale lo esonererà.

    Verrà richiamato in A dal Benevento ed è da lì che ne decolla la carriera: non salverà i sanniti, pur raccogliendo consensi. Poi tocca al Sassuolo, l'esperienza in Ucraina e l'arrivo al Brighton, dove sta stupendo il calcio inglese.

  • Evan Ferguson_Brighton_20230902(C)Getty Images

    LA PRIMA VOLTA IN EUROPA

    Per la prima volta, adesso, si ritrovano avversari in Europa. Un traguardo affascinante, ricordando quel primo, infuocato, incrocio in Serie C.

    De Zerbi e Gattuso guideranno Brighton e Marsiglia, con Rino che parte da numeri positivi: Roberto è il secondo allenatore contro cui si è più volte scontrato da allenatore (10 volte) e sempre il secondo contro cui ha ottenuto più vittorie (5).

    Da Foggia-Pisa e Marsiglia-Brighton, sarà ancora Roberto contro Rino. Sperando che, magari, stavolta possano fare la pace.

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