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GER ONLY Ilkay Gündogan Germany 2024Imago Images

Europei tabù per chi li ospita: Francia '84 ultima vincitrice

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Si è presentata a Euro 2024 da squadra padrona di casa, ma questo non le è bastato per tornare sul tetto d’Europa. La corsa della Germania si è fermata nei quarti di finale contro la Spagna e questo vuol dire che, almeno per i prossimi quattro anni, il suo ultimo trionfo nella competizione resterà quello del 1996.

La Die Mannschaft non è dunque riuscita ad avere la meglio né sulle agguerrite rivali, né quella che è diventata una vera e propria maledizione.

Sono infatti 40 anni che la Nazionale del Paese ospitante degli Europei non vince il torneo. L'ultima squadra a riuscirci fu la Francia di Platini nell'ormai lontano 1984. Da allora solo una serie di flop e sconfitte cocenti, che hanno contribuito ad alimentare quello che appare come un ormai storico tabù.

  • GLI ANNI '80 E '90: FALLISCONO GERMANIA, SVEZIA E INGHILTERRA

    L'ultima Nazionale padrona di casa capace di conquistare gli Europei è stata la Francia, che nell'edizione del 1984, guidata in panchina dal Ct. Michel Hidalgo e in campo dal numero 10 Michel Platini, ha sconfitto in finale per 2-0 la Spagna.

    Ma da allora, nei successivi 40 anni, nessuno c'è più riuscito. Nel 1988 la Germania Ovest di Franz Beckenbauer è estromessa in semifinale dall'Olanda spettacolare di Rinus Michels, che si impone 1-2 ad Amburgo e ottiene il pass per la finalissima contro l'Unione Sovietica.

    Matthäus, futuro interista, porta avanti la Germania su rigore, ma l'Olanda prima pareggia con un altro penalty vincente, trasformato da "Rambo" Koeman, e poi effettua la rimonta a 2' dalla fine con una gran giocata di Van Basten, che si gira nello stretto beffando Köhler e gira a rete con freddezza.

    Non va meglio alla Svezia ad Euro '92: gli scandinavi escono anch'essi in semifinale eliminati proprio dalla Germania. I tedeschi prevalgono con un goal di Thomas Hässler e una doppietta di Karl-Heinz Riedle, che vanificano le reti di Brolin su rigore e Kennet Andersson.

    Quattro anni dopo, ad Euro '96, l'ultima edizione degli Europei del XX secolo, fallisce anche l'Inghilterra, grande favorita. La squadra di Gascoigne e Shearer cade in semifinale contro la Germania, uscendo sconfitta ai rigori per 7-6. I tedeschi si imporranno poi al golden goal contro la Repubblica Ceca nella finale di Wembley.

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  • GLI ANNI DUEMILA: FLOP DI OLANDA E PORTOGALLO

    Il nuovo millennio si apre con Euro 2000, edizione dei Campionati europei organizzata insieme da Belgio e Olanda. Se il cammino dei Diavoli Rossi del Ct. Robert Waseige è del tutto deludente, visto che, con il 3° posto nel Gruppo B, alle spalle di Italia e Turchia, sono eliminati nel Girone, l'avventura dell'Olanda di Frank Rijkaard termina in semifinale.

    Gli Arancioni, vintoil Gruppo D davanti alla Francia, travolgono per 6-1 ai quarti di finale la Jugoslavia, ma ad un passo dalla finale sono battuti 3-1 ai calci di rigore dall'Italia di Dino Zoff. I padroni di casa (si gioca all'Amsterdam Arena in uno stadio con un tifo totalmente arancione), pur in superiorità numerica per l'espulsione di Zambrotta al 34', falliscono 2 rigori nei tempi regolamentari.

    Prima Toldo ipnotizza Frank De Boer, poi Kluivert calcia sul palo. L'Olanda colpisce anche un altro palo con Bergkamp. Il punteggio resta incollato sullo 0-0 fino ai calci di rigore, quando il portiere azzurro si erge di nuovo a protagonista assoluto e para di nuovo il penalty calciato da Frank De Boer, che vive un autentico incubo, e poi, dopo il rigore battuto alto da Stam, il cucchiaio vincente di Totti e l'errore per l'Italia di Paolo Maldini, si ripete neutralizzando il tentativo decisivo di Bosvelt. In una gara stregata, vista con gli occhi dei tifosi olandesi, la squadra dei Paesi Bassi deve salutare il torneo.

    La maledizione della Nazionale del Paese organizzatore colpisce duramente anche ad Euro 2004. Il Portogallo di Luiz Felipe Scolari, che si presenta al via con i big della Generazione d'Oro e un giovane campione come Cristiano Ronaldo, fallisce sul più bello, ovvero in finale, in quella che è ricordata come una delle sconfitte più cocenti per i padroni di casa in un Europeo. I lusitani "cadono" 1-2 nel match inaugurale del Gruppo A con la Grecia ma poi fanno percorso netto: vincono il Girone superando la Russia (0-2) e la Spagna (0-1), quindi estromettono ai quarti estromettono 8-7 ai rigori l'Inghilterra e in semifinale battono 2-1 l'Olanda.

    Ma in finale a festeggiare uno storico trionfo è la grande sorpresa del torneo, la Grecia di Otto Rehhagel. Gli ellenici, che già avevano battuto i padroni di casa all'esordio nel girone, si ripetono ribaltando clamorosamente i pronostici nella gara più importante. La solidità difensiva impedisce al Portogallo di andare a segno, mentre un goal di Charisteas al 57' manda in delirio un'intera nazione.

    Quattro anni dopo sono Austria e Svizzera ad unirsi nell'organizzazione di Euro 2008. Entrambe subiranno a loro volta la maledizione, riuscendo ad essere eliminate al Primo turno nella Fase a gironi. Gli elvetici, guidati da Jakob Kuhn in panchina, chiudono ultimi nel Gruppo A con 3 punti, alle spalle di Portogallo, Turchia e Repubblica Ceca. Non va meglio all'Austria di Josef Hickersberger, che finisce penultima nel Gruppo B con un solo punto conquistato, davanti alla Polonia per differenza reti e dietro a Croazia e Germania.

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  • GLI ANNI DUEMILADIECI-VENTI: STECCA ANCHE LA FRANCIA

    Anche gli anni Duemiladieci ribadiscono l'ormai consolidata maledizione degli Europei: chi gli organizza non vince. Nel 2012 ad ospitare il torneo continentale per Nazioni sono congiuntamente Polonia e Ucraina.

    I polacchi del Ct. Franciszek Smuda eguagliano le gesta di Svizzera e Austria di 4 anni prima: la loro partecipazione è molto breve, visto che escono al Primo turno e concludono all'ultimo posto nel Gruppo A, con 2 soli punti conquistati, alle spalle di Repubblica Ceca, Grecia e Russia.

    Anche l'Ucraina di Oleg Blochin non passa la tagliola della Prima fase: con 3 punti è penultima nel Gruppo D dietro Inghilterra e Francia, e precede per la vittoria nello scontro diretto la sola Svezia.

    Ad Euro 2016 ad assaporare il gusto amaro della maledizione è la Francia di Didier Deschamps, che appena 2 anni più tardi si sarebbe laureata Campione del Mondo. I galletti sono i grandi favoriti e tutto lascia pensare ad una loro affermazione. I Bleus vincono agevolmente il Gruppo A con 7 punti, poi nella Fase a eliminazione diretta battono 2-1 l'Irlanda agli ottavi e 5-2 l'Islanda ai quarti. In semifinale arriva uno storico 0-2 ai danni dei rivali della Germania, campione del Mondo in carica. Ma la finale di Saint-Denis contro il Portogallo è stregata.

    Nonostante l'uscita dal campo dopo 25 minuti di Cristiano Ronaldo per un problema alla gamba sinistra dopo uno scontro con Payet, i transalpini non trovano la via del goal e ai supplementari vengono beffati da un destro potente e preciso del suo sostituto Eder. Per i lusitani arriva il trionfo, per i francesi una delusione cocente che sarà placata solo due anni più tardi ai Mondiali di Russia.

    Euro 2020, in teoria non dovrebbe essere valutata, visto che è stata la prima itinerante a disputarsi in 11 differenti città. Ma a guardar bene, la maledizione del Paese ospitante ha colpito un'altra volta, se è vero che la finale, giocata a Wembley, tempio e casa della Nazionale inglese, ha visto quest'ultima, che già sentiva la vittoria in tasca, soccombere ai calci di rigore per 4-3. Il resto è storia recente.

    La Germania, dopo aver vinto in extremis il Gruppo A (decisivo un goal in pieno recupero di Fullkrug contro la Svizzera), nei quarti di finale supera la Danimarca 2-0, prima di arenarsi di fronte all’ostacolo Spagna.

    Quella contro la Roja è una partita che si spinge fino ai supplementari e che verrà ricordata per alcune decisioni arbitrali che hanno scatenato furibonde polemiche, e per il goal del definitivo 2-1 siglato da Merino al 119’.

    La maledizione del Paese ospitante dunque non viene infranta, non resta che vedere chi ci riuscirà in futuro.

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