In giro per l'Europa con GOAL: storie e protagonisti del weekend in Premier League, Bundesliga, LaLiga e Ligue 1.
ITINERARIO: LONDRA, STRASBURGO, SIVIGLIA
GOALIn giro per l'Europa con GOAL: storie e protagonisti del weekend in Premier League, Bundesliga, LaLiga e Ligue 1.
ITINERARIO: LONDRA, STRASBURGO, SIVIGLIA
AFPHa fatto rumore il poker con il quale il Siviglia di Matias Almeyda ha spazzato via il Barcellona di Hansi Flick, che perde la vetta della classifica sotto i colpi di Alexis Sanchez e compagni. Ne approfitta il Real Madrid, che mette la freccia e si prende il primo posto grazie al 3-1 inflitto al Villarreal, con un Vinicius Junior (doppietta) in grande spolvero e un Kylian Mbappé a segno per la settima partita consecutiva tra campionato e Champions. Cade l'Elche (3-1 sul campo dell'Alaves) mentre continua a balbettare l'Atletico Madrid, fermato sull'1-1 dal Celta Vigo.
Sorpasso in vetta anche in Premier League, dove l'Arsenal (2-0 al West Ham) scalza il Liverpool, beffato all'ultimo minuto dal goal di Estevao Willian: Arteta dovrà fare però i conti con l'infortunio di capitan Odegaard, ai box per un problema al legamento collaterale del ginocchio sinistro. Ritrova i tre punti il Manchester United (2-0 al Sunderland, debutto con clean sheet per il nuovo portiere Lammens), si ferma invece il Crystal Palace, al primo ko in campionato: decisivo Jack Grealish, che al 93' firma il 2-1 per l'Everton.
In Francia il mezzo passo falso del PSG (1-1 sul campo del Lille) permette a Marsiglia e Strasburgo di portarsi a una sola lunghezza dalla vetta, mentre il Lione di Fonseca viene beffato in rimonta nel finale dal Tolosa. Chiudiamo con il monologo del Bayern, che domina anche a Francoforte contro l'Eintracht: 3-0 firmato da un super Luis Diaz e dal solito Kane. Sono già 4 le lunghezze di vantaggio sul Borussia Dortmund, che non va oltre l'1-1 nel big match contro il Lipsia. Da segnalare infine il poker dell'Amburgo sul Mainz e lo zero alla casella vittorie del Borussia Monchengladbach, che resta impantanato in fondo alla classifica dopo lo 0-0 col Friburgo.
GettyUna parola, spesso abusata, ma che in questo caso è perfettamente calzante: "wonderkid" è il commento con cui Erling Haaland ha celebrato su Snapchat Willian Estevao, autore del goal che al 95' ha permesso al Chelsea di battere il Liverpool. Ragazzo prodigio l'ex Palmeiras, già in grado di incidere in maniera pesante e decisiva a soli 18 anni alla sua prima stagione in Europa: con la rete contro i Reds è diventato il più giovane marcatore brasiliano della storia della Premier League.
Maresca lo sta gestendo con oculatezza, alternandolo a Gittens e Garnacho come contraltare del preziosissimo Pedro Neto, praticamente inamovibile vista la sua importanza tattica. Ma l'esplosione di Estevao rischia di essere incontenibile: i quasi 70 milioni di euro investiti dai Blues sembrano già ampiamente giustificati dal talento del ragazzino cresciuto nel Cruzeiro e svezzato dal Palmeiras, la cui adolescenza è stata caratterizzata da un hype da predestinato. O meglio, da "wonderkid".

Da un lato una squadra spumeggiante, che gioca un calcio spettacolare e sogna lecitamente la Champions; dall'altra una tifoseria da tempo in totale conflitto con la proprietà, accusata di aver calpestato i valori e l'identità del club. Una situazione paradossale per lo Strasburgo, precipitata drasticamente nelle ultime settimane.
Nel weekend si è parlato giustamente del 5-0 inflitto all'Angers, con gli argentini Joaquin Panichelli (centravanti classe 2002, prelevato l'estate scorsa dal Mirandes) e Valentin Barco (2004, ex enfant prodige del Boca Juniors) a rubare l'occhio per le loro prestazioni, ma anche dell'ennesima contestazione dei gruppi ultras della Tribuna Ovest e della rimozione dello striscione che recitava "BlueCo Out". Il nodo è tutto lì, nel consorzio guidato da Todd Boehly e nel concetto di multiproprietà che avrebbe ridotto lo Strasburgo a una sorta di succursale del Chelsea.
.jpg?format=pjpg&quality=60&auto=webp&width=380)
L'annuncio del futuro trasferimento di capitan Emegha al club londinese, con tanto di foto in posa con la maglia dei Blues, ha reso ancor più aspra e decisa la contestazione, spingendo il presidente Keller, tra i più criticati, ad adottare dure sanzioni contro i tifosi.
Una nube densa che rischia di offuscare il luminoso inizio di stagione della squadra guidata da Liam Rosenior, uno dei giovani allenatori più interessanti del panorama europeo: il suo 3-4-2-1 è costruito con un materiale estremamente malleabile, con continui cambi di posizione e la costante ricerca della profondità e della verticalità, grazie anche al dinamismo di una rosa la cui età media è tra le più basse in Europa.
GettyIl nostro giro fa tappa a Siviglia ma non per parlare della già citata clamorosa impresa della squadra di Almeyda al Sanchez-Pizjuan contro il Barcellona, ma per celebrare l'ottimo stato di forma di Juan Camilo Hernandez, o più semplicemente Cucho: per l'attaccante colombiano del Betis nella sfida contro l'Espanyol è arrivato il quarto goal consecutivo nelle ultime quattro presenze nella Liga, una continuità realizzativa che ha permesso ai ragazzi di Manuel Pellegrini di agganciare la zona Champions.
A 26 anni l'ex Watford, dopo aver vissuto un biennio da assoluto protagonista in MLS, sta dimostrando di poter ripetersi anche in Europa: Cucho Hernandez è uno degli attaccanti del campionato spagnolo con il miglior rapporto tra expected goals e goal realizzati, avendo messo a segno 4 reti a fronte di un dato di 1,83 xG. Una minaccia costante per le difese avversarie, se si considera che solo Mbappé (40 tiri) ha calciato più volte verso la porta avversaria rispetto al colombiano (26).
Hernandez, scovato in patria a 17 anni dalla famiglia Pozzo, è stato più volte a un passo dall'Udinese, fino al trasferimento a titolo definitivo ai Columbus Crew nel 2022. A febbraio scorso il Betis ha sborsato 13 milioni di euro per riportarlo nel Vecchio Continente, una cifra destinata almeno a raddoppiare nei prossimi mesi.
.png?auto=webp&format=pjpg&width=3840&quality=60)
Squadra della settimana che si apre con due pilastri della vittoria clamorosa del Siviglia sul Barcellona: tra i pali il rigenerato Odysseas Vlachodimos, che con 7 parate ha sbarrato la strada ai blaugrana, mentre sulla fascia destra da premiare José Angel Carmona, che con un goal al 90', dopo una prestazione di grande sostanza, indirizza definitivamente il risultato. Spazio anche per Guela Doue, imperioso nel largo successo dello Strasburgo, Josko Gvardiol, che innesca Haaland sul goal-vittoria del City contro il Brentford, e il sempre fenomenale Nuno Mendes, che dopo aver arginato Yamal entra nella ripresa nella sfida contro il Lille e pennella una punizione-capolavoro, che non basta però al PSG per conquistare i tre punti.
A centrocampo da sottolineare la prestazione di Bruno Guimarares, autore di un gran goal nella vittoria del Newcastle sul Nottingham Forest, e di Matt O'Riley, che con un goal e un assist si prende la scena nel tris del Marsiglia sul campo del Metz.
Sulla trequarti due campionissimi come Vinicius Junior, imprendibile in Real Madrid-Villarreal, e Luis Diaz, protagonista nel 3-0 del Bayern a Francoforte contro l'Eintracht: doppietta per entrambi, a confermare l'ottimo inizio di stagione. Completa il trio dietro la punta Willian Estevao, match-winner in Chelsea-Liverpool. Davanti una rivelazione come l'argentino Joaquin Panichelli, che ha iniziato la sua esperienza allo Strasburgo con 5 goal in 7 partite, due dei quali realizzati nel 5-0 all'Angers.