Una giornata decisamente da dimenticare. Per la Juventus, alle prese con una nuova penalizzazione in classifica di dieci lunghezze, e il pesantissimo ko di Empoli. Bianconeri evidentemente fuori fase, scollegati dal match, ora settimi in campionato. Insomma, dopo l’eliminazione in Europa League, per la Vecchia Signora proseguono le brutte notizie. Buio pesto.
Zanetti anche contro la Juve non rinuncia al suo collaudato 4-3-2-1 nel quale, davanti a Vicario, sono Ismajli e Luperto a comporre la coppia centrale di una difesa completata sugli esterni da Ebuehi e Parisi. In cabina di regia si sistema Grassi, con Akpa-Akpro e Bandinelli a coadiuvarlo in mediana, mentre in attacco Caputo è il perno centrale supportato sulla trequarti da Fazzini e Cambiaghi.
Allegri si affida ad un 3-4-1-2 nel quale figurano Gatti, Bremer ed Alex Sandro a comporre il terzetto di difesa davanti a Szczesny. In mediana, con Rabiot non al meglio, spazio a Locatelli, mentre a coprire gli esterni ecco Barbieri e Kostic. In attacco maglia da titolare per Milik con Vlahovic. Miretti alle loro spalle.
La Juventus nella prima frazione di gara le occasioni per andare in rete le avrebbe pure, ma deve fare i conti con il doppio ceffone dell’Empoli. Prima, dal dischetto, è Caputo a sbloccare l’incontro. Subito dopo, invece, tocca a Luperto raddoppiare per i padroni di casa. Alla Vecchia Signora restano le super occasioni di Milik (traversa) e Bremer.
Nella ripresa sono ancora gli azzurri a capitalizzare, sempre con l’intramontabile Caputo. Per Madama ci prova essenzialmente solamente il subentrato Chiesa, troppo poco per cambiare il corso degli eventi. E allora nel tabellino dei marcatori si inserisce pure Piccoli. Come si dice in questi casi? Capolavoro Empoli, già, squadra con un’identità ben definita e potenzialità ancora inespresse.
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