"Sono sicuro che la fine della partita sarebbe stata molto più facile per noi come squadra arbitrale se quel goal non fosse stato segnato".
Tom Henning Øvrebø non usa il termine 'facile', ma 'più facile', nella conversazione con il Daily Mail del 2022, tredici anni dopo la direzione arbitrale che da molti è giudicata come la peggiore della storia. Questione soggettiva relativa soprattutto ai tifosi del Chelsea, che non hanno certo vissuto alcuni arbitraggi passati alla storia dal lato sbagliato. Leggasi ad esempio Bryon Moreno.
Certo, andando oltre la soggettività si entra abbastanza facilmente nell'oggettività di una partita, quella tra Chelsea e Barcellona, indubbiamente condizionata dalle decisioni arbitrali di Øvrebø. Senza quel goal il ricordo del norvegese sarebbe stato sbiadito, ma non completamente cancellato. Quasi, probabilmente, perché gli eventi che seguirono, vecchi meme non ancora tali, si verificarono dopo quel goal.
Ma raccontando il cammino verso la finale della Champions 2008/2009, la semifinale Chelsea-Barcellona sarebbe stata ricordata per quell'arbitraggio e nulla più, anche davanti alla qualificazione dei Blues all'ultimo atto del torneo. Quella mai avvenuta per una, due, tre decisioni a sfavore dei londinesi. Abbiamo perso il conto: a quanto arrivò Øvrebø?




