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Dalle difficoltà al Copenhagen a stella dello United in 18 mesi: l’ascesa di Hojlund

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Il Manchester United avrà molto da dimostrare nel match di Champions League contro il Copenhagen, e lo stesso vale anche per Rasmus Hojlund. I Red Devils infatti, hanno iniziato nel peggiore dei modi il loro cammino nella fase a gironi della massima competizione continentale, perdendo sia contro il Bayern Monaco che contro il Galatasaray. La squadra di Erik ten Hag si trova dunque già di fronte ad un bivio.

Per restare in corsa per la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta, la vittoria sarà d’obbligo. In caso contrario il rischio sarà quello di recitare, per l’ennesima volta dalla fine del leggendario ciclo Ferguson, un ruolo da semplici comprimari nel torneo.

Molte delle speranze della United saranno affidate ad Hojlund. L’attaccante ventenne ha già segnato tre goal nelle prime due partite giocate in questa edizione della Champions e sembra riuscire a dare il meglio di sé proprio sul palcoscenico più importante d’Europa.

A stimolarlo ulteriormente, ci sarà inoltre il fatto di ritrovare, questa volta da avversario, la squadra nella quale è cresciuto, oltre che il club che l’ha ceduto allo Sturm Graz meno di due anni fa senza farsi troppi problemi.

  • Rasmus Hojlund CopenhagenGetty

    LA STRADA CHE L’HA PORTATO ALL’OLD TRAFFORD

    Ci sono evidentemente molti modi per arrivare al Manchester United, ma quello di Hojlund è stato tra i percorsi più strani tra quelli che si possono immaginare. Da Copenhagen a Manchester passando lo Sturm Graz e l’Atalanta. Costo totale del viaggio: 103 milioni di euro.

    Di questa ingente somma, il Copenhagen ne ha incassato solo una minima parte: appena 1,75 milioni di euro.

    E’ questa la cifra alla quale ha ceduto il cartellino dell’attaccante allo Sturm Graz nel 2022. Oggettivamente irrisoria, se si pensa a come il ragazzo è poi sbocciato nel completare il suo percorso di crescita.

    Originario proprio di Copenhagen, è cresciuto nella periferia della capitale danese ed ha iniziato la sua formazione calcistica nella squadra locale dell’HUI ed ha vissuto una breve parentesi al Brondby, prima di legarsi giovanissimo al Copenhagen. Ha esordito in prima squadra a soli 17 anni nell’ottobre del 2020, chiudendo la sua prima stagione tra i professionisti con quattro presenze in campionato.

    Nella seconda stagione gli sono state date molte più opportunità di mettersi in mostra, visto che le presenze collezionate sono state 15, anche se solo una da titolare. Hojlund non è mai riuscito a trovare la via della rete nella Superliga danese, ma ha viceversa segnato molto in Conference League: 5 goal in 11 partite, una sola delle quali giocata da titolare.

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  • Rasmus Hojlund DenmarkGetty

    WIND E BABACAR

    Hojlund ha dovuto fare i contri con la concorrenza di Jonas Wind ai tempi del Copenhagen, un attaccante certamente più esperto di lui. Più grande di quattro anni, ha segnato 15 reti nella stagione precedente e, dopo un buon inizio di annata, è stato ingaggiato dal Wolfsburg a fronte di un esborso da ben 12 milioni di euro nel gennaio del 2022.

    Hojlund, almeno sulla carta, sembrava essere l’elemento giusto per raccogliere l’eredità di Wind, ma il club danese non se l’è allora sentita di affidare il peso dell’attacco ad un ragazzo di 18 anni ed ha dunque deciso di ingaggiare dal Sassuolo e a parametro zero, il nazionale senegalese Khouma Babacar.

    Immaginando che ad attenderlo ci fossero lunghi mesi trascorsi in panchina, Hojlund ha dunque deciso di lasciare il suo club a tre giorni dalla chiusura della finestra di mercato per trasferirsi in Austria allo Sturm Graz.

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  • IL PARAGONE CON HAALAND

    A molti il trasferimento allo Sturm Graz è parso un passo indietro. Tuttavia Hojlund, che tra l’altro era legatissimo al Copenhagen, non si è fatto abbattere dal fatto di essere stato snobbato dal suo club e infatti, quando in Austria gli è stato chiesto quale fosse il suo stile di gioco, si è paragonato addirittura ad Erling Haaland! Inserito fin da subito nell’undici titolare, al suo debutto ha segnato due goal contro il WSG Tirol.

    “Lo prendevano in giro, anche nel nostro club. La gente rideva, non lo prendeva nessuno sul serio perché aveva solo 18 anni e non aveva mostrato nulla - ha svelato il suo allenatore di allora, Christian Ilzer, al Daily Mail - Dopo il suo debutto con doppietta tutti, anche i media, hanno iniziato a capire di cosa si stesse parlando e qualcuno ha iniziato ad intravedere delle somiglianze tra lui ed Haaland in fatto di stazza, potenza e capacità di segnare”.

    “Il campo è un palco di un concetto e lui è una rock star che entusiasma il pubblico. Naturalmente si trova a suo agio sito i riflettori ed è per questo che è fatto per i palcoscenici più importanti”.

  • Rasmus-Hojlund(C)GettyImages

    'E' UNA MACCHINA'

    Il difensore del Tirol, Raffael Behounek, è stato tra le prime vittime di Hojlund e, subito dopo il debutto in Austria del giovane talento danese, non ha nascosto il suo stupore.

    “Varrà ogni singolo centesimo speso - ha spiegato a Laola1 - E’ una macchina. Quando ha spazio è molto difficile difendersi da lui”.

    Hojlund è andato a segno anche nelle due successive partite con lo Sturm Graz ed ha chiuso la stagione con sei goal segnati in campionato. All’inizio della sua seconda annata austriaca è stato ancora più prolifico ed ha marcato tra goal in campionato, oltre ad uno in una partita di qualificazione di Champions League contro la Dinamo Kyiv. L’Atalanta ha allora offerto 17 milioni di euro per assicurarsi il suo cartellino e a quel punto il club austriaco non ha avuto la minima esitazione nell’incassare l’ingente somma.

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  • Rasmus Hojlund Atalanta 2022-23Getty

    “DIVENTA OGNI GIORNO PIU’ FORTE”

    Proprio come era successo allo Sturm Graz, Hojlund è andato a segno anche nel suo match di debutto con l’Atalanta. Si è trattato del suo unico goal fino all’inizio del nuovo anno, visto che si è dovuto accontentare di uno ruolo soprattutto da alternativa nell’attacco nerazzurro.

    E’ realmente esploso a partire da inizio 2023, quando ha segnato in ciascuna delle prime quattro partite dell’anno, prima di offrire una prestazione clamorosa in un 2-0 esterno inflitto alla Lazio.

    “Hojlund ha energia, intensità ed anche una notevole qualità tecnica - ha spiegato il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini - Ha ancora grandi margini di miglioramento e corre i 100 metri in meno di undici secondi. Considerando la sua altezza, ha un baricentro basso e questo gli consente di muoversi con grande velocità. Sono convinto che avrà una grande carriera, diventerà sempre più forte di giorno in giorno”.

    Hojlund ha poi chiuso la sua stagione così come l’aveva iniziata: segnando contro il Monza. La sua prima annata in Serie A si è chiusa con 9 goal in 20 partite, abbastanza da attirare le attenzioni del Manchester United.

  • Rasmus Hojlund Man Utd 2023-24Getty

    "UN TALENTO ARRIVATO TARDI"

    Dopo aver scartato l’ipotesi di acquistare Harry Kane, a causa dell’età dell’attaccante inglese e delle richieste del Tottenham, il Manchester United ha intravisto in Hojlund un investimento a lungo termine.

    L’intenzione del club inglese non era quella di sborsare 70 milioni di euro più bonus, ma in casa dei Red Devils si sono convinti del fatto che il ragazzo poteva potenzialmente crescere ancora molto in futuro e che, a lungo termine, un sacrificio del genere si sarebbe rivelato giusto.

    Finora a Manchester si è visto un diamante grezzo. Hojlund è capace di cose mozzafiato quando si trova tra le linee, cosa questa dimostrata anche contro il Galatasaray, ma è lontano dall’essere un giocatore fatto e finito.

    In Premier League non è ancora riuscito a trovare la via del goal, ma lo United, a differenza del Copenhagen, ne sta facendo un discorso di prospettiva. Il club danese non ha creduto nella crescita del ragazzo e lo ha ceduto quando stava per sbocciare.

    Sono stati comunque in diversi a non rinascere fin da subito il potenziale di Hojlund. Christian Mouroux, il suo allenatore ai tempi dell’HUI, ha detto che i fratelli di Hojlund, i gemelli Emil ed Oscar, che sono ancora al Copenhagen, “Erano dotati di un talento ben più evidente”.

    “Rasmus non era un fuoriclasse - ha spiegato al Daily Mail - C’erano altri giocatori della sua età altrettanto bravi. Non c’è stato un solo momento nel quale abbiamo pensato che sarebbe diventato una star. Il talento che vedete oggi è arrivato molto più tardi. Non mentirò nel dire che sono molto sorpreso dalla crescita di Rasmus”.

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  • Rasmus Hojlund Manchester United 2023-24Getty Images

    “UN GRANDE LAVORATORE”

    Hojlund ha compensato ogni possibile mancanza di talento con una forsennata ricerca di auto-miglioramento. Ha allenato costantemente il suo tiro e le sue abilità attraverso sessioni individuali con suo padre, che ha costruito un campo da calcio nel seminterrato di casa. E anche quando torna a casa, Hojlund non manca di allenarsi con l’HUI.

    Mouroux non incolpa particolarmente il Copenhagen per non aver creduto abbastanza in Hojlund.

    “Direi che Rasmus è sempre stato follemente dedito alla sua crescita - ha svelato al Manchester Evening News - Ripensandoci, avevano molti altri attaccanti di talento e lui era giovanissimo, quindi in una certa misura posso capire la loro scelta. Hanno creduto in ragazzi che avevano più esperienza di lui”.

    “Penso che siano rimasti sorpresi dal suo percorso e da una crescita così rapida. Per come lo conosco, non mi sorprende il fatto che lavori così duramente. E’ un grande lavoratore e non so dire quante volte l’ho visto allenarsi da solo”.

    “Ho sempre saputo che in lui c’era qualcosa di speciale, anche e soprattutto quello che riguarda l’impegno. Quello che ha fatto e la velocità con cui l’ha fatto è un qualcosa di spettacolare”.

  • Rasmus Hojlund Manchester United 2023-24Getty Images

    "ALTAMENTE MOTIVATO"

    Sotto le luci dei riflettori dell’Old Trafford e in quella che sarà una notte carica di emozioni nella quale lo United certamente renderà omaggio a Sir Bobby Charlton, Hojlund avrà la possibilità di mostrare al Copenhagen cosa sarebbe potuto essere se solo avessero avuto un po’ più di fiducia nelle sue qualità.

    “E’ una partita speciale per lui - ha spiegato ten Hag - E’ cresciuto lì e sarà motivato. Toccherà a tutti noi, ma soprattutto a lui, fare in modo che la cosa si trasformi in un vantaggio”.

    Per il Manchester United l’ideale sarebbe ottenere una vittoria contro il Copenhagen. Sarebbe l’unico modo per rimettersi in corsa nel suo girone di Champions League.

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