Il 2012 sembra davvero l’anno della consacrazione: Mario Balotelli arriva agli Europei dopo aver messo la firma sul leggendario trionfo in Premier League, all’ultimo respiro, dei Citizens, con l’assist per il goal decisivo del Kun Aguero e un bottino di 13 goal in 23 presenze in campionato.
Nelle idee del ct azzurro Cesare Prandelli SuperMario è la punta di diamante della Nazionale, chiamata a riscattare in Polonia e Ucraina il fallimento del Mondiale 2010; il suo partner in crime un altro genio sregolato come Antonio Cassano. Una coppia d’assi da all-in, che promette spettacolo ma al tempo stesso non garantisce certezze: esplodere o implodere, non c’è altra strada.