l 28 giugno 2012 l’Italia si ritrova così ad affrontare nuovamente in semifinale la Germania, sei anni dopo l’epica sfida di Dortmund. Da Neuer a Lahm, da Ozil a Kroos, da Schweinsteiger a Mario Gomez e Podolski: la Nazionale di Low, reduce dal 3° posto al Mondiale 2010 e da un filotto di 4 vittorie in altrettante partite tra fase a gironi e quarti di finale, sembra a rigor di logica la favorita d’obbligo. Una corazzata che viene però spazzata via in mezzora da un tornado che si abbatte su Varsavia e che risponde al nome di Mario Balotelli.
Non poteva che essere il suo ‘Robin’, Cassano, a confezionare il goal dell’1-0 al 20’: FantAntonio danza al limite dell’area superando Ozil ed eludendo il raddoppio di Boateng, prima di dipingere col sinistro un arcobaleno che Balotelli trasforma nel vantaggio azzurro sovrastando Badstuber con un perentorio colpo di testa.
L’apoteosi viene raggiunta però dieci minuti dopo: lancio di Montolivo da centrocampo, SuperMario elude la trappola del fuorigioco, scappa via a Lahm e dai sedici metri lascia partire una staffilata che incenerisce Neuer. L’esultanza stavolta non è polemica, bensì estremamente iconica: Mario si sfila la maglia e mostra i muscoli, mettendosi in posa col suo fisico statuario, mai come in quella sera sinonimo di onnipotenza. Un’immagine cult, che domina sulle copertine dei giornali e sulla homepage dei siti di mezzo mondo (celebre il titolo del ‘Pais’ “L’incedibile Hulk azzurro”) e finirà col diventare anche una pedina ‘limited edition’ del Subbuteo.
Una partita che va dritta nella storia sportiva del paese, una doppietta da sogno, che trasforma Balotelli repentinamente in una sorta di eroe nazional-popolare, l’uomo che insieme all’altro SuperMario del momento (il premier Monti) ha steso la Germania e la Merkel. Da talento bizzoso a stella polare della Nazionale che, dopo due cicli di amari calici, sogna di tornare a brindare alla vittoria di un trofeo. La cresta da mohicano, sfoggiata dal 9 azzurro, è l’acconciatura (estrema) più richiesta dai ragazzini di tutta Italia e non solo.