La Juventus si unisce al gruppo delle big che hanno pagato dazio nel settimo turno di campionato e, cadendo sul campo del Como, non solo prolunga la sua astinenza da vittorie, ma fallisce l’aggancio in classifica a Inter, Napoli e Roma.
Una partita, quella che si è giocata al Sinigaglia, che non ha deluso le aspettative e che, anzi, ha riservato tanti ribaltamenti di fronte e diverse azioni da rete.
Ai lariani è bastata la prima per sbloccare il risultato: al 4’ Nico Paz è bravissimo nel mettere verso il secondo palo un pallone morbidissimo sul quale si avventa Kempf, deviandolo in rete da corta distanza.
Ritrovatasi subito in svantaggio, la Juventus è costretta fin da subito ad aumentare i giri del proprio motore, ma quando si avvicina all’area avversaria spesso difetta in precisione. La squadra di Tudor si affida soprattutto alle intuizioni di Yildiz e Conceiçao ed è proprio il primo, al 20’, a mettere i brividi a Butez con un tiro finito non di molto a lato.
Gli ospiti ci provano con maggiore insistenza, ma poco prima della mezz’ora è il grande ex Morata a chiamare Di Gregorio all’intervento. Il portiere bianconero deve ripetersi qualche minuto più tardi, mentre al 36’ è la Juve a trovare la via della rete con David, ma tutto viene annullato per una posizione di fuorigioco.
Nella ripresa il canovaccio tattico non cambia: i bianconeri fanno la partita, mentre il Como prova a rendersi pericoloso in fase di ripartenza.
La Juve prova in ogni modo ad alzare il suo baricentro e, al 77’, Tudor si gioca anche il tutto per tutto quando inserisce Vlahovic per Locatelli, ma il cambio non dà i frutti sperati. Al primo contropiede utile, il Como anzi raddoppia con il solito Nico Paz che, dopo aver puntato l’area dalla destra, sterza verso l’interno, lascia Cambiaso sul posto e lascia partire un sinistro a giro sul quale Di Gregorio non può nulla.
È il sigillo alla partita di un talento clamoroso che ha vissuto un’altra domenica da mattatore. La Juventus pone dunque fine alla sua pareggite non nel migliore dei modi possibili e viene raggiunta in classifica proprio da un Como che sembra realmente avere tutto ciò che serve per sognare in grande.




