Continuità tattica e più spazio per Pellegrini: come giocherà la Roma di Daniele De Rossi

Prima di addentrarci in questioni di natura tattica, è bene ricordare che De Rossi vanta finora una sola esperienza da primo allenatore, dopo il periodo trascorso nello staff di Roberto Mancini in Nazionale.

Dall'11 ottobre 2022 al 14 febbraio 2023 ha guidato la SPAL in Serie B per un totale di 17 partite, vincendone appena tre e lasciando il testimone a Massimo Oddo, che non è riuscito ad evitare la retrocessione in Serie C nonostante l'ingaggio di Radja Nainggolan, arrivato a Ferrara proprio grazie all'ottimo rapporto con De Rossi.

La Roma di De Rossi non si discosterà di molto da quella di Mourinho, almeno sotto l'aspetto tattico: a Ferrara, l'ex centrocampista ha utilizzato tre moduli, accomunati dalla presenza della difesa a tre.

Che si tratti di 3-4-1-2, 3-4-2-1 o un più compatto 3-5-2, la sostanza non cambierà di molto: resta da capire il posizionamento degli uomini più offensivi, in particolare di Paulo Dybala (trequartista o partner di Lukaku).

Nella Roma di De Rossi dovrebbe esserci maggiore spazio per capitan Pellegrini, rimasto spesso fuori dall'undici titolare nell'ultimo mese: l'ex Sassuolo andrebbe a posizionarsi direttamente sulla trequarti, in solitaria o in coppia con Dybala per agire alle spalle di Lukaku.

Una posizione avanzata per sfruttare al meglio le doti tecniche di un giocatore troppe volte rimasto in naftalina, tra guai fisici e semplici scelte di formazione.

Potremmo dunque azzardare un 3-4-2-1, ovvero l'ultimo modulo adottato da De Rossi ai tempi della SPAL:

ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Llorente, Ndicka (quando tornerà dalla Coppa d'Africa); Kristensen, Cristante, Paredes, Spinazzola; Dybala, Pellegrini; Lukaku.