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Circum, la nuova sfida di Claudio Marchisio: "Trovare e far crescere i migliori talenti italiani"

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Regale in campo e fuori, Claudio Marchisio esplora nuovi mondi. Con professionalità, perseveranza e determinazione. Mai banale, sempre in prima linea nell’affrontare tematiche importanti, ora anche a supporto di una football player agency. Perché non si finisce mai di imparare. Anzi, la curiosità come pietra miliare di una carriera imprenditoriale di enorme successo.

Romeo Agresti Claudio MarchisioGOAL
  • COME NASCE CIRCUM

    "Nasce nel tempo e con esperienza. Maturata con la nostra società Mate (comunicazione & marketing) – dove c’è anche Giorgio Chiellini all’interno – con annesso lavoro a 360 gradi sullo sportivo, soprattutto sulla parte dell’immagine e sponsorizzazioni. Con il tempo, quindi, abbiamo fatto tantissima esperienza e il nome “Circum” nasce proprio per questo: chiudere un cerchio e andare a lavorare anche sotto l’aspetto delle procure. È un progetto che nasce soprattutto da me e da Alessandro Tocci, che è l’agente abilitato per fare il procuratore, mentre io ho iniziato ad andare a vedere tante partite. Da lì è nata una passione, ovvero analizzare il singolo giocatore e dargli un appoggio grazie all’esperienza maturata prima da calciatore e poi post carriera".

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  • IL TARGET DI CIRCUM

    “Abbiamo iniziato con il fatto di concentrarci tanto sull’età, l’idea è quella di andare a trovare i talenti migliori soprattutto a livello italiano, anche perché credo che sia una fascia molto delicata e importante che richiede grande lavoro in campo e fuori. Anche con le famiglie, in quanto reputiamo che sia sempre molto importante dover conoscere il ragazzo prima del talento e, assieme alla sua famiglia, dargli un appoggio a 360 gradi per la sua crescita. Ovviamente il focus non si concentra solamente sui giovani ma anche sui calciatori affermati e, gradualmente, stiamo prendendo strada in questo nuovo mondo”.

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  • GIOVANI E TENTAZIONI (MODERNE)

    “E’ anche per questo motivo che abbiamo voluto intraprendere questo percorso. L’esperienza che abbiamo maturato negli ultimi dieci anni è davvero tanta e, da parte mia, c’è un’esperienza ancora più lunga avendo vissuto il settore giovanile della Juventus. E che mi ha portato a fare la carriera che conosciamo. È vero, i ragazzi oggi hanno grosse tentazioni che possono portare fuori focus-percorso, ma ho trovato anche tanti giovani maturi, molto più preparati sull’alimentazione, sul recupero, sull’allenamento. Insomma, molte più informazioni rispetto a quando – per esempio – giocavo nel settore giovanile. Le informazioni sono sempre di più e bisogna saper riconoscere quali siano quelle giuste, perché ce ne sono tante positive che possono aiutare i ragazzi a effettuare un giusto percorso di crescita con la giusta conoscenza anche dei pericoli”.

  • SECONDE SQUADRE

    "Stiamo vedendo alcuni cambiamenti, soprattutto con le seconde squadre, credo che questo debba rappresentare il futuro per tanti club in Italia, in modo tale da poter dare la possibilità alle società di creare ragazzi che possano essere più pronti rispetto a quello che era il meccanismo precedente. Non possiamo vedere ragazzi di 20 anni giocare ancora nel campionato Primavera, perché in giro per l’Europa osserviamo già tantissimi talenti che a 17-18 anni giocano non solo il campionato nazionale, anche le coppe europee e frequentano le Nazionali maggiori”.

    Marchisio sulle seconde squadreGOAL
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  • GIOVANI EMERGENTI

    “Tanti. Abbiamo anche la fortuna di avere dei ragazzi maturi e importanti che stanno per fare il salto nel mondo dei professionisti grazie alla nostra agenzia. Devono stare sereni e tranquilli, giorno dopo giorno devono pensare al modo di migliorarsi. Anche se si arriva già a un’età in cui possono arrivare offerte da parte di club importanti. Devono pensare a crescere. Questo è un salto molto sensibile da gestire sia per il ragazzo sia per noi”.

  • IMPRENDITORE DI SUCCESSO

    “Partiamo dal presupposto che sono una persona curiosa e, quindi, questo mi ha portato a esplorare nuove cose durante la mia carriera e – al tempo stesso – sono anche una persona che non vuole mai farsi cogliere impreparata e, dunque, queste due cose mi hanno aiutato tantissimo nel percorso che ho fatto ad oggi. Ma per percorrere questo tragitto ho avuto la fortuna di conoscere altre persone che mi hanno aiutato. Perché da soli, come dico sempre, non si può far nulla e sono stato fortunato a trovare le persone giuste che mi hanno aiutato a sviluppare questi progetti”.

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