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Cristian Chivu InterGetty Images

Napoli-Inter secondo Chivu: "Ci si gioca tanto, ma non tutto"

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Napoli e Inter, lo scorso anno, si sono contese lo Scudetto fino agli ultimi 90' del campionato.

A spuntarla sono stati gli azzurri, motivo in più che porta la squadra di Cristian Chivu a preparare col piglio giusto un match che assume tinte inevitabilmente tricolore.

L'allenatore rumeno è consapevole dell'importanza del big match di sabato pomeriggio al Maradona, ma nel contempo predica calma invitando a riflettere su come la stagione sia appena iniziata.

Ecco cosa ha detto Chivu, in conferenza stampa, alla vigilia di Napoli-Inter.

  • "AMBIZIONI ALTISSIME PER ENTRAMBE"

    "Si affrontano i campioni d'Italia e i vice, le ambizioni sono altissime da entrambe le parti e sarà combattuta, entrambe vorranno dire la loro".

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  • "IL NAPOLI HA VINTO 2 SCUDETTI IN 3 ANNI, C'È RIVALITÀ"

    "Siamo solo all'8 giornata, ma la rivalità c'è: il Napoli negli ultimi 3 anni ha vinto 2 Scudetti".

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  • "CI SI GIOCA TANTO, MA NON TUTTO"

    "Sono importanti i punti e tutto ciò che muove una classifica e determina il cammino di una stagione. Bisogna capire che ci si gioca tanto ma non tutto, servono convinzione, spirito giusto e passione consapevoli di un ambiente non a nostro favore. Dovremo essere pronti per una grande prestazione".

  • "IL MIGLIOR ALLENAMENTO È IL RIPOSO"

    "Il giorno libero concesso? Devo giustificarlo? Per me il miglior allenamento è il riposo, soprattutto quando si gioca tanto. Molti sono stati in Nazionale, poi siamo tornati da Roma e ripartiti per il Belgio, mi sembrava giusto un minimo far staccare un po' e concedere ai ragazzi una giornata con le famiglie. A volte non bisogna sempre pensare alle solite cose".

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  • "TRATTARE UGUALMENTE TUTTE LE PARTITE"

    "Se vivo diversamente partite del genere da allenatore? Ho imparato a trattarle tutte in maniera uguale, non puoi considerarti superiore ad un'altra sulla carta inferiore, se hai questo approccio non vinci i campionati, i trofei e qualcosa di importante. Altrimenti, poi, arrivano quelle da trattare in un certo modo e non sai come fare. Una vittoria va meritata sul campo e bisogna gestire i momenti di difficoltà".

  • "I 4 ATTACCANTI SONO TUTTI COMPATIBILI"

    "Le coppie in attacco? A me non cambia niente, per me sono tutti e 4 compatibili. Il loro rendimento e della squadra è uguale, sono generosi e mettono davanti a tutto il gruppo, non esistono coppie migliori. Hanno dimostrato che non si pestano i piedi".

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  • "HO IMPARATO A NON LAMENTARMI"

    "Ho imparato a non lamentarmi, fantasmi non ne vedo, è uno spreco lamentarsi. Abbiamo fatto un'amichevole in Libia e ci sono andato felice, è stata una chance per far vedere che il calcio è internazionale e da professionisti abbiamo il dovere di fare certe cose. Poi sta a un allenatore e a una società a gestire certe cose".

  • "CALCIO ITALIANO DIVERSO DALL'ESTERO PER INTERPRETAZIONE"

    "Non vedo un problema in Italia, le squadre sono preparate bene e gli allenatori le preparano in base agli avversari. All'estero c'è meno preoccupazione, si pensa più all'evoluzione e vengon fuori partite più belle, ma non vuol dire che il calcio italiano è inferiore. E' solo un'interpretazione diversa che devi attuare perché ci sono molti tecnici preparati".

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  • "NON SERVONO MOTIVAZIONI EXTRA PERCHÉ SI AFFRONTA CONTE"

    "Conte è stato all'Inter 5 anni fa, poi con Inzaghi si è vinta la seconda stella e si è arrivati in 2 finali di Champions, è passato tempo, non penso che qualcuno debba trovare motivazioni in più perché affronta Conte".

    "Siamo l'Inter, abbiamo la consapevolezza di ciò che siamo e vogliamo essere. Vogliamo fare una grande stagione e portare avanti il progetto e quanto di buono è stato fatto negli ultimi anni".

  • "DIOUF E LUIS HENRIQUE VALIDI MA NON ANCORA PRONTI"

    "Diouf ha giocato meno di Luis Henrique, ma si allenano bene e stanno cercando di superare il momento. Hanno qualità e margini di crescita, ma non li reputo ancora pronti in termini di impatto col calcio italiano".

    "Avendo tutte queste partite forse ho passato meno tempo con loro a spiegargli alcune cose, ma sono validi e prima o poi si sbloccheranno mentalmente. Arriverà anche il loro momento e li vedremo in campo più spesso".

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