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Adzic Juventus  2025 26 16 9 Getty Images

Chi è Vasilije Adzic, il gioiello montenegrino che ha deciso il Derby d'Italia tra Juventus e Inter

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Vasilije Adzic ha compiuto da poco 19 anni, ma ha già iniziato a costruirsi un presente e un futuro alla Juventus. Proprio lui ha deciso le sorti del primo Derby d'Italia della stagione, con una staffilata da fuori nel recupero che ha trovato impreparato il portiere nerazzurro Sommer.

La Juve, del resto, sapeva bene chi fosse Adzic già prima di portarlo a Torino. A 17 anni il gioiello montenegrino era già titolare inamovibile nella sua squadra di club, faceva parte del giro della Nazionale U21 del suo Paese e soprattutto aveva attirato su di sé le attenzioni di alcuni tra i più importanti club europei.

Adzic è da molti considerato uno dei più grandi talenti proposti negli ultimi anni dal calcio balcanico e non è dunque un caso che sulle sue tracce fosse finita una società italiana che da anni è maestra nel cercare in giro per il mondo giovani gemme: proprio la Juve. Ovvero il club che, alla fine, gli ha messo concretamente le mani addosso prelevandolo dal Buducnost Podgorica. 

Il nome dei gioiello montenegrino era da tempo sul taccuino dell'ex dirigente bianconero Cristiano Giuntoli, che nel dicembre del 2023 è riuscito a sbaragliare la concorrenza ed a battere in particolare quella di un Bologna che era pronto ad accoglierlo a giugno dell'anno successivo.

Ma che tipo di giocatore è Adzic? Chi è il talento che ha deciso Juventus-Inter?

  • UN TALENTO PRECOCE

    Nato a Niksic, in Montenegro, il 12 maggio 2006, Adzic è arrivato presto nel calcio dei ‘grandi’.

    Ha infatti bruciato le tappe a livello giovanile, rappresentando tra l’altro il suo Paese come le Nazionali U15, U16, U17, U18 e U19, prima di entrare nel giro di quella U21 (con la quale deve ancora esordire) e nell’aprile del 2022 ha fatto il suo debutto in prima squadra, trovando subito il goal nel 4-0 all’Arsenal Tivat e diventando il secondo marcatore più giovane nella storia del massimo campionato montenegrino alle spalle del solo Ilija Vukotic.

    Da allora la sua ascesa è stata inarrestabile e lo dimostra il fatto che non solo è diventato un titolare inamovibile nel suo Buducnost, ma ha anche già debuttato in campo europeo, giocando due gare di qualificazione alla Champions League e altrettante di qualificazione alla Conference League (con un goal e un assist in 86’ di gioco).

    Può inoltre già vantare un campionato vinto da ottimo protagonista (con 23 presenze e tre goal).

    Adzic è stato inserito gradualmente nella prima squadra della Juventus dopo il suo arrivo a Torino: nella scorsa stagione ha collezionato 6 presenze in Serie A e una in Champions League, giocando soprattutto nella Next Gen, in Serie C (10 presenze, 4 goal e 2 assist).

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  • LE CARATTERISTICHE TECNICHE

    Dotato di un ottimo fisico (è alto 185 cm), Adzic è un centrocampista che fa della duttilità uno dei suoi punti di forza.

    Può agire infatti sia in una linea di centrocampo, che da trequartista o anche da esterno alto in un tridente offensivo e questo perché può contare su una grandissima tecnica, unita a creatività e precisione nel tiro.

    Per quelle che sono le sue qualità si è già meritato i paragoni con un certo Kevin De Bruyne, giocatore che, ironia della sorte, vedrà da vicino nei due Juventus-Napoli stagionali.

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  • “LA COSA PIÙ BELLA DAI TEMPI DI JOVETIC”

    Il direttore sportivo del Buducnost, Andrija Delibasic, ha esaltatoAdzic nelle settimane della trattativa - poi concretizzata - con la Juventus.

    “Ci sono due perle nella nostra squadra e una è Vasilije Adzic. E’ nato nel 2006, ma è già titolare in prima squadra e per lui abbiamo ricevuto offerte da Francia, Germania e Italia. Dopo Stevan Jovetic è la cosa più bella che sia accaduta al calcio montenegrino negli ultimi quindici anni”.

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  • LA STIMA DI TUDOR

    Anche Igor Tudor stima parecchio Adzic. Lo ha visto da vicino, ne ha seguito la crescita e ha cercato di migliorare tutti quegli aspetti e quei difetti di gioventù che dovevano essere limati, come confessato dallo stesso allenatore croato a DAZN dopo Juventus-Inter.

    “Sono cinque o sei mesi che lavoriamo su Adzic. Crediamo che sia un giocatore forte, abbiamo provato a cambiare quelle sue abitudini che non ci piacevano e lui ha accettato la cosa. Ha qualità enormi e in settimana stava bene, ha un tiro raro, ha una bella gamba, corsa ed umiltà e deve prendere questo goal come un qualcosa che gli deve dare ulteriore motivazione per continuare a lavorare ancora di più”.

    Nonostante non gli avesse concesso alcun minuto di gioco nelle prime due giornate di campionato, Tudor ha deciso di dar fiducia ad Adzic nel momento più delicato: in un Derby d'Italia da brividi, tra sorpassi e controsorpassi. E il giovane Vasilije, che ora ha tutta l'intenzione di confermarsi, gli ha dato ragione.

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