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Chi è Noah Okafor, il nuovo attaccante preso dal Milan che ha seguito le tracce di Haaland

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Salisburgo, Red Bull Arena: è un martedì d'inizio settembre e l'inno della Champions League è stato suonato da mezz'ora: Noah Okafor riceve da Fernando e sfida Pierre Kalulu. Va sul destro, poi rientra sul sinistro: ciò che ne esce è un dribbling, con tunnel annesso, che ricorda altre movenze, altre partite, altri giocatori.

Il francese del Milan frana a terra, confuso: lo svizzero si coordina e batte col destro Mike Maignan. Il Red Bull Salisburgo è in vantaggio: ma il reparto scouting rossonero sa chi è Okafor. Lo sa perché lo segue da tempo: certo è che una prestazione come quella offerta in una notte di Champions ha risolto qualsiasi tipo di dubbio.

E' con queste premesse che Noah, classe 2000, arriva al Milan: con le ragioni di chi ha folgorato tutti e ha portato alla perfetta riuscita di un affare reso pubblico in pochissime ore. Dopo la sua chiusura, insomma, che sancisce l'arrivo in Italia di uno dei giocatori più interessanti del panorama calcistico europeo. Sono appena terminate le visite mediche del giocatore, che ora è al Centro Ambrosiano per l'idoneità sportiva. Nel frattempo, è stato il tempo dei primi autografi a i tifosi.

  • CHI E' NOAH OKAFOR, NUOVO ATTACCANTE DEL MILAN

    Come detto, classe 2000, svizzero: padre nigeriano, madre svizzera. Binningen, città di nascita, è lontana dall'Italia, ma l'italiano lo parla molto bene.

    E' cresciuto nelle giovanili del Basilea, con cui esordisce, in prima squadra, a pochi giorni dal suo diciottesimo compleanno, contro il Lucerna: a luglio è già nella storia del club per aver segnato al Neuchatel Xamax.

    Non passa molto, prima che qualcuno si accorga del suo potenziale: e qui entra in gioco il RB Salisburgo, e in qualche modo anche Erling Haaland.

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  • L'EREDITA' DI HAALAND AL SALISBURGO

    Il 2020 è l'anno in cui Erling Haaland lascia il Salisburgo, dopo appena una stagione: e, direte voi, "pare logico", visto quanto fatto nelle stagioni a seguire. Sì.

    Nella filosofia calcistica del club austriaco c'è innanzitutto l'intenzione di puntare su quei giovani che, prima o poi, possono lasciare il segno nel calcio mondiale: è stato così, più avanti, con Karim Adeyemi, ceduto al Borussia Dortmund nel 2022. E, sì, è stato così anche con Noah Okafor.

    Quasi 12 milioni per un ventenne fino a qualche anno fa potevano sembrare un investimento abbastanza importante: ripagherà le attese, pur raccogliendo l'eredità di Haaland. Pesantissima, ovviamente: perché Okafor non è Haaland. Okafor è Okafor, e va bene così.

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  • OKAFOR AL MILAN: CIFRE, CONTRATTO E COSTI DELL'OPERAZIONE

    I rossoneri hanno così chiuso per il suo arrivo accordandosi con il RB Salisburgo per un trasferimento intorno ai 14-15 milioni di euro. Al ragazzo, 2,2 milioni a stagione per 4 anni.

    Un prezzo vantaggioso dovuto anche al fatto che il contratto di Okafor fosse in scadenza nel giugno del 2024: insomma, costi importanti e sostenibili, soprattutto grazie al tesoretto che Moncada e Furlani sono riusciti a ricavare dalla cessione di Tonali al Newcastle, che sta di fatto finanziando il mercato dei rossoneri.

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  • OKAFOR AL MILAN: RUOLO E CARATTERISTICHE

    Nella lista del Milan, Okafor c'è da tempo, come abbiamo detto: era il primo nome in caso di partenza di Rafael Leao, che è poi rimasto in rossonero. E questo dice molto sul suo ruolo: può giocare ala, cosa che ha già fatto, ma nell'ultimo periodo si è specializzato come punta. O meglio: "attaccante centrale", vista la fluidità del calcio moderno.

    Ed è per questo che Stefano Pioli può contare su di lui anche come vice-Olivier Giroud: con caratteristiche differenti, sia chiaro, ma comunque efficace in zona-goal.

    Che poi è quanto ricercato dal Milan nel corso delle ultime stagioni: un giocatore duttile che sappia anche garantire un buon quantitativo di reti. Nell'ultima stagione sono state 10 in 32 presenze: 3 in Champions League, compresa quella ai rossoneri che ha folgorato tutti. E che sa di "segno del destino": o, se volete, "scherzo del diavolo".

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