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Miralem Pjanic BosniaGetty

Che fine ha fatto Pjanic: dal Barcellona agli Emirati Arabi

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Può un talento smarrirsi al punto da non sapere più nemmeno in che squadra gioca? La risposta, purtroppo, è sì. Ed è esattamente quello che è accaduto a Miralem Pjanic.

Il centrocampista bosniaco, con un passato anche in Serie A con le maglie di Roma e Juventus, ha ormai superato i trent'anni, ma da alcune stagioni il suo nome è praticamente scomparso dai radar.

  • IL PRINCIPINO INCANTA MADRID

    Dopo una stagione al Metz, nel 2008 Pjanic passa al Lione e inizia a farsi notare come uno dei talenti più interessanti nati a inizio anni 90.

    Il 10 aprile del 2011 realizza una rete contro il Real Madrid al Santiago Bernabeu, permettendo alla squadra francese di strappare un pareggio prezioso in Champions League e al centrocampista di mettersi ancora di più in luce.

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  • Dzeko Pjanic Roma Juventus Serie AGetty Images

    ROMA, JUVENTUS, BARCELLONA

    Sempre nel 2011 passa alla Roma, dove trascorre quattro stagioni che lo consacrano a talento di primissimo livello. A colpire, oltre alle geometrie a centrocampo, è quel piede destro con il quale disegna parabole imprendibili su calcio di punizione.

    Nel 2016 la Juventus paga la clausola rescissoria che lo lega ai giallorossi e lo rende uno dei pilastri della propria mediana, fino a quando le esigenze di cassa diventano superiori a quelle tecniche.

    Ecco che quattro anni dopo l'approdo in bianconero, Pjanic viene acquistato dal Barcellona. I catalani mettono su un aereo per Torino Arthur, per un affare complessivo da oltre 60 milioni di euro.

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  • Pjanic-Koeman Getty/GOAL

    DOVEVA CONSACRARSI, E INVECE...

    In blaugrana Pjanic arriva per confermarsi e anzi implementare la sua posizione di calciatore di livello internazionale. Ma le cose andranno tutto all'opposto di come il bosniaco potesse immaginare.

    Il centrocampista fatica a integrarsi al Camp Nou, soprattutto per via di un rapporto decisamente conflittuale con Roland Koeman, a quei tempi allenatore blaugrana.

    Dopo un solo anno, Pjanic lascia la Catalogna per trasferirsi in Turchia al Besiktas, ovviamente in prestito. Ma una volta partito, il bosniaco esprimerà il suo rammarico verso Koeman.

    "Ancora oggi non so cosa volesse esattamente, non ha mai cercato di spiegarmi le cose, né di trovare una soluzione. Ero io che andavo a chiedergli cosa volesse da me, se facevo bene o male, volevo essere utile... Quando non giochi è difficile star bene fisicamente e mentalmente, perché l'allenatore uccide la tua fiducia, perché non hai comunicazione con lui. Io sono un giocatore che può accettare tutto, ma voglio sempre che mi si dicesse le cose in faccia. Non come se non stesse succedendo nulla, come se avessi 15 anni. Koeman mi ha mancato di rispetto".

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  • LA MANO TESA DI XAVI

    Koeman viene esonerato all'inizio della stagione 2021/2022 per via dei scarsi risultati e dell'empatia pressoché zero creata con lo spogliatoio.

    Al suo posto arriva Xavi, che essendo stato un centrocampista tra i più forti nella storia del calcio sa riconoscere il talento e esprimendosi su Pjanic usa toni distensivi.

    L'operazione simpatia dell'allenatore spagnolo però riesce solo in parte. Il bosniaco non ne vuole sapere di restare e decide di lasciare definitivamente Barcellona e il calcio europeo.

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  • SHARJAH E L'OBLIO

    Superati i 30 anni, Pjanic decide che è il momento di abbandonare le scene principali per dedicarsi ad un calcio con molta meno pressione e stipendi decisamente più alti.

    Arriva l'offerta dello Sharjah, club degli Emirati Arabi, prontamente accettata dal bosniaco. La concorrenza nel reparto è praticamente zero e Pjanic ci mette poco a diventare uno dei protagonisti della squadra.

    In questa stagione il centrocampista ha totalizzato 13 presenze in campionato, realizzando anche quattro goal. Uno score positivo, ma che non basta a permettere alla squadra di andarsi a prendere il titolo.

    E soprattutto che non gli permette di rimettersi in luce sul piano personale. Per quanto stia facendo parlare di sé, il movimento calcistico arabo non ha ancora assunto quella dimensione internazionale al punto da poter attirare l'attenzione e mettere in mostra il proprio livello.

    Pjanic avrebbe ancora la possibilità di dimostrare che a soli 33 anni forse è ancora presto per considerarlo superato. Chissà se prima o poi deciderà di rimettersi in gioco.

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