Che fatica di giovedì: la Roma di Gasperini non decolla in Europa League, ottavi già complicati

Negli ultimi anni la Roma ha fatto delle competizioni europee il proprio terreno fertile, dove coltivare percorsi di rilievo. Del resto, i giallorossi hanno trionfato in Conference nel 2022, raggiungendo l’anno dopo la finale di Europa League. Poi la semifinale persa col Leverkusen nella stagione successiva e il percorso interrotto agli ottavi nel 2024/25. 

Un pedigree importante, che aveva peraltro portato i giallorossi a essere la squadra col miglior ranking UEFA di quest’edizione dell’Europa League.

Tutto sembrava far presagire una campagna continentale da protagonisti, ma la realtà sta dicendo ben altro. 

La Roma, che pure aveva ben iniziato vincendo a Nizza, ha poi perso due volte all’Olimpico il giovedì. Nella Capitale hanno esultato prima il Lille e poi il Viktoria Plzen, lasciando a Gasperini una grande amarezza e anche una classifica abbastanza complicata: Mancini e compagni sono 23esimi, con 3 punti in classifica, in compagnia di Feyenoord, Ludogorets, Sturm Graz, FCSB, Stoccarda, Panathinaikos e Basilea.

Gasperini, dunque, è chiamato a dare una svolta al proprio percorso continentale: la Roma vuol continuare a far strada in Europa, provando a ripetere gli ottimi percorsi delle ultime stagioni dove i giallorossi sono sempre arrivati alla fase a eliminazione diretta, centrando due finali e tre semifinali negli ultimi otto anni.

Nelle prossime cinque giornate di Europa League, la Roma affronterà Rangers, Celtic e Panathinaikos in trasferta, mentre all’Olimpico arriveranno Stoccarda e Midtjylland. Un percorso oggettivamente non semplice, che però sarà fondamentale affrontare al massimo: per gli ottavi nella scorsa stagione servirono 14 punti, quindi alla Roma ne servirebbero 11 nelle prossime cinque gare. Il margine d’errore, dunque, è minimo.