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Hakim Ziyech Chelsea 2021-22Getty Images

Milan, chi è Hakim Ziyech: dalle magie all'Ajax alle difficoltà al Chelsea

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Hakim Ziyech è un calciatore difficilmente decifrabile. Anche per il Milan, che lo ha inserito tra i suoi primi obiettivi di mercato. Non tanto per il ruolo, trequartista mancino che ama partire dal centro-destra per accentrarsi sul piede preferito, quanto per la capacità di sfruttarla al meglio, la sua posizione in campo. All'Ajax ci riusciva spesso e volentieri, ed è per questo che mezza Europa - anche la Roma lo voleva a tutti i costi qualche anno fa, ricordate? - gli aveva puntato gli occhi addosso; al Chelsea, invece, non troppo. Ed i numeri sono lì a testimoniarlo.

  • UNA CARRIERA DA RILANCIARE

    Dando uno sguardo ai freddi numeri, si nota come Ziyech nelle due stagioni londinesi abbia messo a segno complessivamente 7 reti in Premier League. Obiezione numero uno: ma parliamo di un trequartista, non di un attaccante. Accolta solo in parte, perché non è che nella statistica degli assist il marocchino abbia fatto tanto meglio: 6. Obiezione numero due: il campionato inglese, con tutto il rispetto, non è quello olandese. Accolta solo in parte anche qui, perché Ziyech con l'Ajax ce lo ricordiamo dominante anche in Champions League, non solo in Eredivisie. Era lui, assieme a Frenkie de Jong, a Van de Beek, a Tadic e a David Neres, il trascinatore della splendida banda diretta da Erik ten Hag, a un passo dalla finalissima nel 2019.

    Certo, non si può parlare di flop totale come nel caso di Romelu Lukaku: se il cavallo di ritorno interista non è mai riuscito a trasformare in realtà il proprio sogno di sfondare finalmente con la maglia del Chelsea, Ziyech non è sembrato un pesce completamente fuor d'acqua. Anche se, va detto, ha giocato addirittura meno rispetto al belga. Ha avuto le proprie opportunità e qualche volta è pure riuscito a sfruttarle. Tra gennaio e febbraio, ad esempio, è sceso in campo per quattro volte di fila da titolare e in tre di queste uscite è andato a segno.

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  • IL CASO MAROCCO

    Polemiche con Tuchel e con il Chelsea? Nessuna. Ben diverso è il rapporto tra Ziyech e il Marocco, costellato di accuse reciproche e dispetti. Inizia tutto nel 2017, quando il ct Hervé Renard lo esclude dalla Coppa d'Africa per un comportamento non consono in allenamento. La frattura si ricompone, poi il caso esplode nuovamente in tutto il proprio fragore: nel 2021 Hakim è in panchina contro il Ghana, viene invitato a scaldarsi dal ct Halilhodzic ma si rifiuta di farlo. Apriti cielo.

    "Il suo comportamento non è stato quello di un leader - diceva ai tempi l'allenatore - di un giocatore che dovrebbe rappresentare un modello.Hakim è arrivato in ritardo, poi si è rifiutato di entrare in campo. La Nazionale viene prima di tutto. Per la prima volta nella mia carriera di allenatore ho assistito a un simile comportamento. Un giocatore che si rifiuta di giocare una partita, anche se era solo un'amichevole, spiegando di essere infortunato. Lo staff medico ha svolto gli esami del caso, dichiarandolo abile e arruolabile. Non si può comportarsi così con la Nazionale".

    Risultato: Ziyech non viene convocato per la Coppa d'Africa di inizio 2022, stella tra le stelle lasciata clamorosamente a casa. Non ci sarà nemmeno in Qatar, in autunno: Halilhodzic non ha minimamente intenzione di cambiare idea.

    "Un giocatore che rifiuta di allenarsi? Che rifiuta di giocare, che finge un infortunio? Per me è una storia conclusa".

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  • COSA POTREBBE DARE ZIYECH AL MILAN

    Siamo ancora nel campo delle ipotesi, naturalmente. Ma cosa potrebbe dare Ziyech al Milan, nel caso il club rossonero trovasse un accordo con il Chelsea e riuscisse a portare il trequartista marocchino a Milano? Parecchio. Anche perché, a ben vedere, l'ex Ajax è due - se non più - in uno. Nel senso che sa destreggiarsi come trequartista centrale oppure come esterno in un 4-2-3-1, con licenza di accentrarsi per portarsi la palla sul piede preferito. Ma in carriera ha giostrato anche da mezzala sinistra in un 4-3-3.

    Stefano Pioli, in sostanza, si ritroverebbe in casa un potenziale titolare per la zolla centrale, occupata a turno da Brahim Diaz e dagli adattati Krunic e Kessie, e per la fascia, di proprietà nell'ultima stagione da Saelemaekers e Messias. Ma con un grande plus rispetto a tutti i possibili concorrenti: una qualità che, nelle giornate sì, fa la differenza.

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