GettyTiago Pinto si avvia a vivere le sue ultime settimane da dirigente della Roma.
Le parti infatti hanno trovato infatti l’intesa per porre fine al loro rapporto a partire da sabato 3 febbraio 2024.
Tiago Pinto si occuperà dunque di portare avanti la sessione di calciomercato invernale per poi chiudere con qualche mese di anticipo la sua avventura alla Roma (il suo contratto scadrà a giugno).
SFSTiago Pinto ha commentato il suo imminente addio alla Roma attraverso parole rilasciate allo stesso sito ufficiale del club giallorosso.
“Dopo tre anni ritengo il mio ciclo a Roma concluso e accingendomi all’uscita desidero ringraziare tutti coloro che hanno reso speciale la mia permanenza in questo Club e in questa città: in primis la famiglia Friedkin, che mi ha concesso di vivere un’esperienza unica e di servire una Società storica, in un Paese dove il calcio è passione e tradizione.
“Vorrei inoltre esprimere la mia gratitudine verso gli allenatori, i giocatori, i collaboratori e tutte le persone che mi hanno affiancato nella ristrutturazione dell’area sportiva. Assieme abbiamo condiviso la responsabilità e il privilegio di lavorare per un bene prezioso, che è la Roma stessa.
Intendo infine dedicare un pensiero a due realtà che per certi versi rappresentano insieme il passato, il presente e il futuro della Associazione Sportiva Roma: mi riferisco ai tifosi romanisti e al Settore Giovanile.
Le immagini dei ragazzi sospinti dal nostro pubblico mi hanno restituito il senso della famiglia giallorossa e reso fiero di averne fatto parte”.
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GettyConsiderato uno dei migliori tra i dirigenti emergenti dell’intero panorama calcistico europeo, Tiago Pinto lascerà la Roma dopo tre anni.
Nel corso della sua gestione, il club giallorosso ha messo in bacheca una Conference League ed ha sfiorato il trionfo anche in Europa League (persa solo in finale contro il Siviglia).
Tra i giocatori portati alla Roma (oltre ad un tecnico del calibro di José Mourinho) tanti elementi importanti come Dybala, Abraham, Lukaku e Rui Patricio (solo per citarne alcuni), ma anche giocatori che hanno fatto tanta fatica nella capitale come Wijnaldum, Camara, Vina, Shomurodov, Reynolds e Maitland-Niles.
