Bonucci debutta in Real Madrid-Union: prestazione solida

Dal 1 settembre diventato a tutti gli effetti un nuovo giocatore dell'Union Berlino, Bonucci ha fatto registrare il tanto atteso debutto tra le fila teutoniche. Vuoi perché l'asticella, specialmente parlando di Europa che conta, richiede esperienza e qualità. Vuoi perché, evidentemente, l'ex Juve negli ultimi allenamenti ha fornito delle indicazioni interessanti dal punto di vista atletico. Il resto è da associare all'assenza di Knoche.

Assai complicato pensare di presentarsi per la prima volta nell'Europa che conta e trovare un risultato utile in casa degli specialisti. E, invece, l'Union è riuscito a sfiorare il colpo. Perché si può fare, specialmente andando oltre di pensiero e gettando il cuore oltre l'ostacolo. Non a caso, tra le altre, spicca proprio la prova di Bonucci. Uno che sa starci, eccome, nei grandi palcoscenici. E che si nutre di motivazioni, le stesse che lo hanno portato a 36 anni a lasciare l'Italia per rimettersi in gioco.

Con l'infortunio di Knoche, assoluto punto di riferimento per i biancorossi, Bonucci s'è ritrovato a dire la sua in qualità di regista nel pacchetto arretrato formato da tre interpreti. Primo tempo pimpante, in termini di letture e reattività, aspetto per nulla scontato considerando come il diretto interessato non giocasse dal 4 giugno, ovvero da Udinese-Juventus. Ottima la chiusura, a rischio autorete, proposta nella ripresa.

Le battute conclusive di Bonucci con la Juventus sono state - eufemismo - difficili. Tanto da confluire in una causa per "danni professionali e di immagine". Un finale triste, indubbiamente, specialmente considerando il percorso del calciatore in bianconero: 502 presenze culminate in 8 scudetti e svariati trofei nostrani. Ma nel calcio, si sa, l'imponderabile è sempre dietro l'angolo.