Scorrendo la rosa del Bologna arrivato in Champions, inutile dire come su tutti spicchino i nomi di Riccardo Calafiori e Joshua Zirkzee: carta d'identità abbinata alla qualità, l'uno scopertosi un difensore centrale coi fiocchi e l'altro un centravanti di manovra che ha catalizzato le mire di club italiani e non solo.
Il tutto senza dimenticare Riccardo Orsolini, beniamino e uomo chiave in uno dei momenti di svolta della stagione tra goal e assist, così come un Alexis Saelemaekers integratosi a meraviglia nel tessuto tattico rossoblù, nonché i vari Freuler (esperienza e garanzia di rendimento in mediana), Aebischer, Ferguson (infortunatosi sul più bello ma assoluto pilastro dell'11 di Motta) e l'alternanza tra i pali Skorupski-Ravaglia, che da un rischio si è rivelata proficua.
Bologna aritmeticamente in Champions League: la festa può partire.