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Bernio Verhagen, il finto calciatore: le truffe ai club professionistici, le violenze e i due arresti

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Non sappiamo se Bernio Enzo Verhagen, il protagonista della nostra storia, sia venuto in qualche modo a conoscenza delle vicende del brasiliano Carlos Henrique Raposo, noto con il soprannome di 'Kaiser' e abbia deciso di ispirarsi a lui, il truffatore che per 26 anni si finse calciatore ingannando diversi club professionistici.

Di certo l'olandese originario del Suriname, che, con una personalità borderline, univa l'arte innata della frode alla violenza verso fidanzate e compagne, ha provato ad attualizzare l'ide che anni prima era venuta al brasiliano.

Incredibilmente, con un video montato ad arte e una lettera finta ha a sua volta ingannato 4 club professionistici senza essere un calciatore professionista, prima di venire arrestato per ben due volte, la prima in Danimarca, la seconda in Colombia nel 2021 in circostanze rocambolesche, dopo aver già scontato in Olanda una pena detentiva di un anno e tre mesi.

  • UN CALCIATORE... MANCATO

    Bernio Enzo Verhagen nasce a Paramaribo, la capitale del Suriname, il 13 febbraio 1994. Come altri connazionali, si trasferisce nei Paesi Bassi con la sua famiglia, e qui insegue il sogno di diventare calciatore professionista. Ma a differenza di campioni del calibro di Rijkaard e Gullit, Bernio non ha le qualità per fare il calciatore professionista.

    Milita nelle Giovanili del Willem II, disputando qualche gara come attaccante esterno. È il 2009. Poi gira alcune squadre dilettantistiche olandesi, TSC Oosterhout, Oosterhout e Den Dungen, senza mai dimostrare talento o mettersi in evidenza. E la sua carriera è praticamente terminata lì.

    Ma è a questo punto che con un espediente diabolico il mancato calciatore riesce a rilanciarsi in maniera sorprendente e inaspettata.

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  • IL PIANO DIABOLICO DI BERNIO

    Siamo nel 2019, e Verhagen elabora un piano diabolico che gli consenta di guadagnare soldi facili sfruttando il mondo del calcio. Bernio si serve innanzi tutto di un video montato ad arte, dove si vede da lontano una prodezza al volo in mezza rovesciata.

    Lui, naturalmente, si attribuisce lo spettacolare gesto tecnico, e inizia a farlo girare, ma dalle immagini, riprese forse con uno smartphone, è impossibile riconoscere l'autore del goal. Non si capisce nemmeno quali siano le squadre sul campo.

    Per essere credibile, però, serve qualcos'altro. Allora perché non produrre una lettera falsa in cui si consiglia il suo acquisto, a firma Marc Overmars, da allegare al video e presentare alle società? Il piano diabolico prende ufficialmente forma, e c'è solo da attendere che il primo pesce abbocchi.

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  • I PRIMI CONTRATTI IN MOLDAVIA E SUDAFRICA

    Il primo interesse nei suoi confronti si manifesta in Transnistria ad opera dell'FC Dinamo-Auto Tiraspol, squadra guidata dall'ex genoano Igor Dobrowolski. Dopo qualche allenamento, però, i limiti tecnici dell'attaccante emergono evidenti e Verhagen non gioca nemmeno un minuto.

    Come se non bastasse, viene scoperta una truffa legata all'uso delle carte di credito. L'olandese originario del Suriname si difende dalle accuse, sostenendo che si trattasse soltanto di haters che lo prendevano di mira, ma viene letteralmente cacciato dalla Moldavia.

    Poco male, perché, dopo aver fatto ritorno nei Paesi Bassi, riprende a far circolare il famoso video alla ricerca di una nuova opportunità. Che non tarda ad arrivare. Stavolta ben più prestigiosa della prima: nel luglio 2019 il finto calciatore firma un contratto con i sudafricani del Cape Town City FC. Presto però anche con il nuovo club le sue menzogne vengono smascherate e il contratto di Veraghen è rescisso dopo appena 25 giorni.

    Successivamente emerge che a propiziare l'ingaggio era stato un noto procuratore, che aveva un forte legame con il club ed era rimasto convinto delle qualità dell'olandese dopo aver visto un video.

    "Il presidente della squadra è rimasto piacevolmente colpito - racconterà -, così gli abbiamo offerto un contratto. Ma quando Verhagen è arrivato al Cape Town City FC non era in forma e doveva allenarsi da solo. Non abbiamo avuto la possibilità di vedere se sarebbe arrivato al livello dimostrato nel video ma il suo modo di fare era fantastico".
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  • VERHAGEN IN CILE E LE ACCUSE (FITTIZIE) DI RAZZISMO

    Nuova tappa, nuovo giro per Verhagen, che dopo il Sudafrica ottiene una nuova chance questa volta in Sudamerica, ed esattamente in Cile, dove viene messo sotto contratto dall'Audax Italiano, squadra di Primera División. È il mese di settembre del 2019, e per farcela stavolta l'olandese si avvale dell’aiuto di un amico che si finge un importante agente dall’agenzia Stellar Group, di cui fanno parte campioni del calibro di Gareth Bale e Saúl.

    Per un paio di mesi il piano di Bernio ha successo. In Cile conosce anche una ragazza, Nayaret Muci. Anche stavolta, però, non vede mai il campo, dimostrando di non essere all'altezza, e a fine ottobre è mandato via dalla squadra.

    In tutta risposta, accusa di razzismo i suoi compagni di squadra e l'allenatore via social network e via Skype col quotidiano "La Tercera", creando clamore e attenzione attorno a se. Il suo obiettivo reale è ottenere un nuovo contratto.

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  • LA DANIMARCA, L'ARRESTO E LA CONDANNA

    Il 5 novembre, puntualmente, si concretizza una nuova chiamata. Questa volta dal Viborg FF, in Danimarca, dove Verhagen si è nel frattempo frettolosamente trasferito trascinando con sé (a forza, lo si scoprirà solo in seguito) anche la fidanzata.

    Prende la maglia numero 28 e inizia ad allenarsi con i nuovi compagni ma proprio Muci con le storie pubblicate sul suo profilo Instagram getta ombre inquietanti sul suo personaggio. Lei mostra lividi sul corpo e lo accusa di tenerla segregata in casa, di minacce, violenze, percosse e rapina.

    Il castello di carte costruito dal finto calciatore comincia a crollare. La KNVB, la Federazione calcistica dei Paesi Bassi, conferma che Verhagen ha militato nelle Giovanili del Willem II nel 2009 e successivamente in tre squadre amatoriali, ma dice che non ci sono tracce di un trasferimento all'estero del ragazzo, nonostante debba essere obbligatoriamente informata quando c'è un trasferimento in un altro Paese.

    Non solo. Come riporta 'Vice', sulle testate danesi iniziano a comparire una serie di articoli che iniziano a sollevare dubbi sull'attaccante. A 'Bold' Verhagen dice di essere stato precedentemente in prova con Næstved e Randers, ma successivamente interpellate nessuna delle due aveva idea di chi fosse.

    Ancora più pesante è quanto scritto da 'Politiken', che lo accusa di essersi finto un giocatore del Copenaghen per sedurre una donna e rubarle soldi e gioielli. Emerge la personalità borderline dell'uomo Bernio, e la sua propensione al crimine. Ma il Viborg ancora gli dà credito, seppure, quasi inutile dirlo, non veda mai il campo.

    Un dirigente della squadra rivela anche di aver comunicato quasi quotidianamente con un uomo che si presentava come il CEO di Stellar, un certo Mo Sinoush, con cui aveva persino discusso della possibile vendita di Verhagen a una squadra cinese, l'Hebei Elite, per ottenere un facile profitto, se avesse lasciato perdere le voci provenienti dalla carta stampata.

    Il Viborg FF scopre di esser stato preso in giro e controllando con maggior attenzione le email ricevute all'atto dell'acquisto, si accorge che quelle dello Stellar venivano da un account che finiva in ".co" invece di ".co.uk".Scattanola denuncia verso il finto calciatore e il finto agente, e il 26 novembre la rescissione del contratto.

    Con l'accusa di truffa sportiva e di minacce, percosse e rapina nei confronti di 3 persone, fra cui la sua stessa fidanzata, da cui nel frattempo aveva avuto anche un figlio, Verhagen il 3 dicembre 2019 finisce in un primo momento agli arresti domiciliari. Il finto calciatore è anche sospettato di stupro, sollevato da alcune donne danesi.

    La parabola di Bernio sembra conclusa, invece il falso attaccante esterno tenta un ulteriore disperato dribbling. Durante un trasferimento, l'olandese si dà alla fuga, con l'obiettivo di raggiungere la Svezia. Fermato rapidamente dalla polizia, viene riportato in Danimarca per essere sottoposto a due diversi processi penale.

    Il 24 giugno 2020 Verhagen viene dichiarato colpevole di minacce, rapine e percosse, ma assolto dall'accusa di stupro per insufficienza di prove. A suo carico viene emessa una condanna a un anno e tre mesi di reclusione a alla deportazione penale dalla Danimarca al suo Paese, l'Olanda, dove dovrà scontarla.

    Successivamente inizia il processo per frode sportiva. In questo caso Verhagen inizialmente nega di aver barato, ma poi, messo alle strette dalle domande del Pubblico ministero, Katrine Melgaard, "a capo chino e con voce sommessa", come riferiscono i media danesi, ammette di essere responsabile di un tentativo di frode e falsificazione di documenti verso il Lyngby Boldklub e verso il Viborg FF, tirando in ballo anche un'altra persona che lo avrebbe indotto a delinquere.

    Il suo avvocato, Lars Thouig, annuncia che Bernio si dichiara colpevole. Lo stesso finto calciatore dice di pensare che la rescissione dal Viborg sia stata fatta di comune accordo perché il club non era soddisfatto del suo livello.

    Estradato in Olanda, deve scontare qui la pena detentiva a lui inflitta.

  • IL SECONDO ARRESTO IN COLOMBIA NEL 2021

    Ma colui che i media danesi e olandesi hanno definito "il più grande truffatore calcistico del XXI° secolo", ha ancora in serbo un ultimo clamoroso colpo di coda.

    Scontata la pena detentiva, pur avendo rinunciato alla possibilità di farsi una carriera nel calcio, Bernio continua a inseguire bella vita e facili guadagni, e a dimostrarsi un maestro della truffa. Il salto temporale ci porta nel 2021, quando l'olandese di origini surinamesi decide di tornare nel continente sudamericano, e si trasferisce in Colombia.

    Come racconta il quotidiano colombiano 'El Tiempo', a giugno, in compagnia di alcuni amici conosciuti nel Paese, Verhagen raggiunge la località turistica di Santa Marta, nel Nord della Colombia. Ovunque vive facendo la bella vita, dopo essersi presentato come giocatore professionista di grandi club europei. Per avvallare quanto sostiene sfoggia fotografie in cui appare mentre firma contratti insieme ad allenatori e compagni di squadra e mentre indossa la maglia di un team.

    Di fronte al suo apparire eccentrico non sono poche le persone del posto che gli chiedono una foto o un autografo. Per concludere in bellezza una fine settimana ricco di eccessi, il finto calciatore decide di trascorrere una notte con alcune prostitute nella località turistica 'El Rodadero'.

    Ma questo gli sarà fatale: al momento di pagarle, infatti, Verhagen tenta l'ennesima truffa. Le donne però pretendono di essere pagate in contanti, e iniziano ad insultarlo e a chiedere aiuto ad altre persone per costringerlo a dar loro la somma pattuita.

    Il truffatore-finto calciatore ha ormai i minuti contati: solo l'intervento della Polizia metropolitana ne impedisce in linciaggio in pubblica piazza. Le forze dell'ordine lo arrestano il 14 giugno indagano subito sul suo passato e vengono a sapere che si trattava di un truffatore internazionale che di solito era solito viaggiare in tutto il Mondo rubando in hotel, ristoranti, agenzie di viaggio e truffando squadre di calcio.

    Il comandante della Polizia Metropolitana di Santa Marta, il colonnello Oscar Solarte, successivamente ha invitato coloro che sono stati defraudati da Verhagen a presentare la rispettiva denuncia alla Procura in modo da poter aprire formalmente un procedimento giudiziario nei suoi confronti.

    “Abbiamo chiesto i documenti all'Interpol - ha spiegato - e a suo carico risulta una condanna in Danimarca, scontata nel suo Paese, e problemi per il presunto rapimento di una cittadina cilena. Tuttavia, in questo momento non ha mandati di arresto pendenti e potrebbe essere rimesso in libertà rapidamente".

    Lo stesso Solarte ha ricostruito nei dettagli le truffe compiute in quel fine settimana di giugno dal finto calciatore.

    "Il cittadino olandese ha trascorso la notte nelle suite di un albergo a Santa Marta- ha raccontato -, ha noleggiato uno yacht e ha goduto della gastronomia locale senza pagare neanche un pesos".
    "A Santa Marta, i fornitori di servizi turistici si caratterizzano per prestare un'attenzione molto speciale verso gli stranieri e in questo caso molto di più, quando hanno pensato di essere di fronte ad una presunta stella del calcio internazionale", ha dichiarato l'alto funzionario.
    "Le prenotazioni sono state fatte attraverso le piattaforme online e lui ha sempre chiesto di effettuare i pagamenti con carta di credito, con la scusa di non avere con sé denaro colombiano in contanti".
    "Ai colombiani mostrava le ricevute elettroniche della transazione, ma queste risultavano sempre in sospeso, secondo lui perché 'era un fine settimana, e il denaro sarebbe stato accreditato solo martedì perché si trattava di un trasferimento internazionale'. Naturalmente prima che il trasferimento fosse perfezionato, il finto calciatore lo annullava una volta goduto del servizio o del prodotto ricevuto".

    Il 23 agosto del 2021 i Paesi Bassi hanno chiesto alla Corte suprema di giustizia colombiana l'estradizione di Bernio Enzo Verhagen. Un autentico genio della truffa, che precedentemente era riuscito a farsi offrire un contratto da 4 club professionistici europei senza essere mai stato un calciatore professionista.

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