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Diego Moreira StrasburgoGetty Images

L'Atalanta cerca il sostituto di Ruggeri: chi è Diego Moreira, l'esterno dello Strasburgo per il quale serve il "sì" del Chelsea

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L’Atalanta è alla ricerca di un rinforzo sulla fascia sinistra dopo la partenza di Matteo Ruggeri, e il nome nuovo sul taccuino della dirigenza bergamasca è quello di Diego Moreira.

L'esterno classe 2004 in forza allo Strasburgo è però al centro di una trattativa complessa: per arrivare a lui serve il benestare del Chelsea, che ne detiene il controllo tramite la galassia BlueCo.

Moreira ha attirato le attenzioni della Dea grazie a una stagione in crescita nell'ultima Ligue 1, che ne ha però fatto aumentare vertiginosamente il valore.

  • Diego Moreira BelgioGetty Images

    CHI È DIEGO MOREIRA

    Nato il 6 agosto 2004 a Liège, in Belgio, da padre angolano e madre belga, Diego Moreira possiede doppia cittadinanza belga e portoghese.

    Cresciuto calcisticamente nel settore giovanile dello Standard Liegi prima e del Benfica poi, ha attirato su di sé l’attenzione dei top club europei grazie alle sue prestazioni con le giovanili dei lusitani.

    Nel 2023 è passato al Chelsea, ma i Blues lo hanno subito girato in prestito al Lione per fargli accumulare esperienza.

    Dopo un’annata con poche presenze in Francia, è arrivato il trasferimento a titolo definitivo allo Strasburgo che lo ha rilanciato: nella scorsa stagione ha totalizzato 34 presenze tra campionato e coppe, con 2 goal e 7 assist.

    Lo scorso maggio ha ottenuto il via libera dalla FIFA per la convocazione con il Belgio, con il ct Rudi Garcia che lo ha incluso nella rosa per le partite di giugno, valevoli per le qualificazioni ai prossimi Mondiali.

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  • RUOLO E CARATTERISTICHE

    Diego Moreira è un esterno sinistro di piede mancino, dotato di ottima accelerazione, dribbling secco e buone doti nel cross.

    Pur nascendo come ala offensiva pura, nel corso della sua esperienza in Francia è stato utilizzato anche come esterno a tutta fascia o addirittura come terzino sinistro, mostrando una crescente applicazione difensiva.

    La sua versatilità lo rende perfetto per il sistema di gioco di Juric, che predilige esterni capaci di garantire sia spinta che copertura.

    A livello tattico, Moreira si adatta bene a moduli come il 3-4-2-1 o il 3-5-2, dove può interpretare il ruolo di quinto di sinistra con licenza di affondare. Ancora acerbo in fase di non possesso, ha ampi margini di crescita e potrebbe rappresentare un investimento importante per il futuro della Dea, in linea con la filosofia di valorizzazione dei giovani del club bergamasco.

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  • LE RICHIESTE DELLO STRASBURGO

    Il club attualmente proprietario del cartellino di Moreira è lo Strasburgo, ma la trattativa è resa complicata non solo dal valore tecnico del giocatore, ma anche dalle richieste economiche.

    Dopo averlo acquistato per circa 8 milioni di euro, i francesi ora chiedono almeno 30 milioni per lasciarlo partire, una cifra che ha raffreddato più di un club interessato, compresa la Dea.

    Inoltre, lo Strasburgo vorrebbe inserire una clausola di rivendita a proprio favore, elemento che l’Atalanta sta valutando attentamente. I dirigenti nerazzurri apprezzano il profilo di Moreira, ma non intendono farsi coinvolgere in un’asta al rialzo.

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  • Diego Moreira ChelseaGetty Images

    PERCHÉ SERVE IL SÌ DEL CHELSEA

    La complessità dell’affare è legata anche alla struttura societaria che collega Strasburgo e Chelsea. Entrambe le squadre fanno parte della rete di club controllata dalla holding BlueCo, di proprietà di Todd Boehly.

    Questo significa che molte delle decisioni strategiche sui calciatori – specialmente quelli considerati più talentuosi – vengono prese in comune accordo con la dirigenza del Chelsea.

    Diego Moreira rientra tra questi profili: il club londinese ha voce in capitolo sul suo futuro e potrebbe decidere di trattenerlo all’interno della propria orbita o destinarlo ad altri club "satellite".

    Proprio per questo, l’eventuale trasferimento all’Atalanta dovrà essere approvato anche dai Blues. I buoni rapporti tra la dirigenza bergamasca e quella londinese – già visti in precedenti operazioni – potrebbero agevolare l’esito positivo della trattativa. Ma senza il via libera da Stamford Bridge, la Dea non potrà affondare il colpo.

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