Domina ma non segna. È questo il destino della Dea nerazzurra, nel momento in cui l’altra Dea, quella bendata, le volta le spalle. L’Atalanta fa 0-0 contro il Celtic nella terza giornata della League Phase di Champions League: terzo risultato utile, condito da altrettanti clean sheet, ma secondo pareggio europeo casalingo senza gol.
Primi minuti di partita di studio: Kühn e Lookman provano ad accendersi, ma la miccia della loro esplosività si spegne all’istante. Atalanta e Celtic si studiano attentamente, con i biancoverdi ben messi in campo da Brendan Rodgers.
Il primo, vero, pericolo della partita parte dal piede di Ederson: minuto 13, cross affilato per Retegui, che arriva scoordinato all’appuntamento con il tap-in decisivo. Neanche sessanta secondi dopo, altra combinazione fra l’ex Genoa e Lookman, col tiro finale dell’11 nerazzurro: Schmeichel blocca a terra. La risposta del Celtic è un tiro-cross di Hatate, appena alto sopra la traversa.
Il pressing della Dea sale di tono e si trasforma in un’altra enorme chance: traversone di Zappacosta, testa di Pasalic e palla a sbattere sulla traversa, con il secondo tentativo del croato che finisce sull’esterno alto della rete.
L’asse si riscalda nuovamente qualche istante dopo: ripartenza di Lookman e cross, stavolta basso, del 77 per l’8. Il tiro in porta si inchioda fra le gambe di Schmeichel, il Celtic si salva ancora.
L’ultimo highlight del primo tempo è firmato da Retegui, che al quarantaquattresimo colpisce di testa su angolo di Lookman, trovando la parata di Schmeichel. All’intervallo è parità al Gewiss.
Il secondo tempo si apre con una buona occasione a testa: solito inserimento e colpo di testa a lato per Pasalic; tiro velenoso dalla distanza di Valle, alzato in angolo da Carnesecchi.
Il copione tattico della partita è invariato rispetto al primo tempo: l’Atalanta attacca, il Celtic prova a ripartire. La Dea non sfonda e Gasperini mette mano alla panchina: dentro De Ketelaere e Samardzic, fuori Bellanova e Retegui.
Il belga prova ad accendersi al 67: controllo orientato e dribbling secco su Valle, conclusione in diagonale parata da Schmeichel.
Dopo una conclusione secca da fuori di Zappacosta, a lato di poco, l’Atalanta rischia: ripartenza del Celtic con i nerazzurri scoperti, Furuhashi non controlla un ottimo pallone che arrivava da Palma. Entra anche Zaniolo, ma più passano i minuti, più gli scozzesi si chiudono e per l’Atalanta diventa complesso trovare spazi.
L’ultima, grande, chance è per Hien: cross di Ruggeri dopo una doppia punizione dal limite dell’area, lo svedese di testa manda alto.
Al triplice fischio lo 0-0 di partenza diventa definitivo: Gasperini e i suoi ragazzi volano a quota 5 punti.
.jpg?auto=webp&format=pjpg&width=3840&quality=60)



