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Jonathan David JuventusGetty Images

Ambientamento e concorrenza: perché David sta faticando alla Juventus

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Juventus ancora imbattuta in questa primissima parte di stagione, colpita però da quella 'pareggite' già conosciuta un anno fa, quando sulla panchina della 'Vecchia Signora' sedeva Thiago Motta.

Ora l'allenatore è Igor Tudor, ma la musica non sembra essere cambiata più di tanto: colpa anche di un apporto pressoché nullo alla causa di diversi elementi, tra cui Jonathan David.

Il grande acquisto dell'estate (arrivato a parametro zero) è finora anche il grande assente: la prestazione pessima offerta contro il Milan è lo specchio perfetto delle aspettative disattese dal canadese, magra controfigura della versione scintillante ammirata in Francia fino a qualche mese fa.

  • NUMERI DA INCUBO IN JUVENTUS-MILAN

    David è rimasto in campo per 69 minuti, lasso di tempo in cui si è visto poco o nulla: suo malgrado, l'ex Lille si è fatto notare per lo scivolone che gli ha impedito di calciare a botta quasi sicura verso la porta di Maignan nel corso del primo tempo.

    I numeri fatti registrare sono decisamente impietosi: appena 17 i palloni toccati e nessun tiro scoccato, senza dimenticare i tre duelli aerei su quattro persi contro Tomori e compagni. Dati lontani dall'eccellenza a cui aveva abituato i suoi vecchi tifosi.

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  • AMBIENTAMENTO IN CORSO

    Uno dei motivi di questa difficoltà a lasciare il segno può essere ricercata nella necessità di avere maggiore tempo a disposizione per abituarsi a un calcio del tutto nuovo rispetto a quello francese, dove a prevalere non è di certo l'attenzione tattica.

    Aspetto che in Italia raggiunge livelli elevatissimi e spesso incide negativamente sulla qualità dell'esperienza iniziale dei nuovi attaccanti provenienti dall'estero, dove i difensori sono soliti utilizzare un approccio molto più 'leggero' nei confronti del diretto avversario.

    D'altronde anche gente come Zinedine Zidane e Michel Platini ebbe bisogno di prendere le misure alla realtà italiana prima di esplodere definitivamente: l'augurio dei tifosi della Juventus è che lo stesso possa accadere pure nel caso di David.

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  • CONCORRENZA IN ATTACCO

    Nel 3-4-2-1 di Tudor c'è spazio per una sola punta, ruolo che fino a questo punto ha interessato anche Vlahovic e l'altro nuovo arrivo Openda oltre a David: una costante lotta a tre per un solo posto, non proprio il contesto ideale per chi necessità di certezze.

    Se il belga deve ancora trovare la prima gioia personale in bianconero, Vlahovic ha risposto presente timbrando il cartellino quattro volte, peraltro sempre da subentrato: una pressione in più a livello psicologico per David, spesso sfociata in prove non congrue al suo valore.

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  • SVOLTA COL 3-5-2?

    Nel finale di Juventus-Milan, i bianconeri hanno abbandonato il 3-4-2-1 per passare al 3-5-2: una soluzione che, se adottata con continuità anche in futuro, potrebbe creare dei grossi benefici allo stesso David.

    Con questo sistema il canadese (ma anche i compagni di reparto) beneficerebbe dell'apporto di una spalla al proprio fianco: le responsabilità offensive verrebbero così ridistribuite e non ricadrebbero più interamente sul 'puntero' del modulo attuale. 

    Tudor non ha escluso una riproposizione futura, soprattutto in corso d'opera: il che potrebbe favorire comunque il rilancio di un David bisognoso di nuova linfa, per rompere un digiuno che ormai dura dalla prima giornata di campionato.

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