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Adeyemi NapoliGetty/GOAL

Il curioso trait d'union tra Adeyemi e Napoli: ad inizio carriera fu pagato in pizza

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Trait d'union più azzeccato, nel binomio di mercato che vede associati Karim Adeyemi e il Napoli, non poteva esserci.

Per capirci bisogna riavvolgere il nastro ad oltre 10 anni fa, ossia all'inizio della carriera di colui che oggi potrebbe laurearsi erede di Khvicha Kvaratskhelia in azzurro.

Adeyemi è diventato un obiettivo concreto del club di De Laurentiis grazie a numeri e prodezze regalate in particolare al Borussia Dortmund, tappa regina di un percorso iniziato nella sua Monaco di Baviera e - prima dell'approdo in giallonero - proseguito a Salisburgo.

Nel mezzo, però, la cruciale esperienza formativa all'Unterhaching: è nella squadra del sobborgo bavarese che Karim cresce, sviluppa a dovere il proprio talento e prepara il terreno per spiccare il volo.

E allora, vi starete chiedendo: qual è il trait d'union che caratterizza Adeyemi e Napoli? La… pizza. Tutto vero.

  • ADEYEMI ALL'UNTERHACHING

    Siamo nel 2012 e l'Unterhaching sceglie di scommettere sul jolly offensivo tedesco prelevandolo dal vivaio del Bayern, dove evidentemente Adeyemi non ha rapito l'occhio venendo lasciato andar via - col senno di poi - a cuor troppo leggero.

    Il club di Monaco, allora presieduto da Manfred Schwabl, lo accoglie tra le propria fila facendogli compiere la trafila delle giovanili: d'altronde, Karim aveva soltanto 10 anni.

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  • ADEYEMI PAGATO IN... PIZZA!

    Eccolo, dunque, il simpatico aneddoto che colora gli esordi di Adeyemi: a raccontarlo nel 2019, a GOAL e Spox, fu proprio Schwabl.

    "Lo incontrai in una birreria e gli chiesi se volesse mangiare pizza. Gli dissi: 'Faremo un accordo: se stendi Monaco 1860 e Bayern ti pagherò così'".

    La proposta gli viene avanzata alla vigilia della Merkur Cup 2013, torneo giovanile considerato la Champions degli Under 11 al quale partecipa anche l'Unterhaching: risultato? Goal, esultanza all'epoca definita "alla Balotelli" (maglia tolta ad Euro 2012, ndr) e Coppa in bacheca.

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  • "CHIARO CHE SAREBBE DIVENTATO UN PROFESSIONISTA"

    "Calcisticamente parlando, era chiaro che sarebbe diventato un professionista - aggiunse Schwabl - L'unica cosa che avrebbe potuto rovinargli la carriera sarebbero stati un infortunio o qualche nostro errore".

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  • IL SALTO AL SALISBURGO, POI DORTMUND

    Numeri da predestinato quelli mostrati sul prato verde da Adeyemi, che nel 2018 comportarono la chiamata del Salisburgo: 10 milioni all'Unterhaching e trasferimento in Austria al club del gruppo Red Bull, dove 33 goal in 94 presenze nel 2022 gli valsero il trasferimento a Dortmund per 30 milioni. Il resto, è strettissima attualità.

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  • ADEYEMI AL NAPOLI?

    E adesso? La patria della pizza chiama e intriga, col ds Manna a scaldare la pista Adeyemi anche alla luce della forbice esistente col Manchester United per Alejandro Garnacho.

    Trait d'union galeotto? A dircelo saranno gli ultimi 10 giorni di mercato.

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