Trejo non è più il capitano del Rayo: "Non mi piace come il club tratta i dipendenti"

Su Instagram Trejo ha spiegato quanto sta avvenendo: "La fascia da capitano per me non è mai stata una priorità. Dal primo giorno che ho conosciuto questo club e la sua gente ho capito che sarebbe stato il mio posto. Non so per quanto tempo avrò spazio, ma quello che so è cosa voglio: il tempo trascorso con chiunque sia qui, voglio dedicarmi a godere dei miei compagni, di giocare a calcio e della gente, di coloro che sono dentro e fuori ogni giorno, coloro che lo rendono speciale e che per me è la cosa più bella del club. Ho deciso di smettere di essere il capitano. I motivi sono tanti, ma il principale è quello di non essere d'accordo sulla metodologia o sul trattamento dei lavoratori e dei tifosi, la materia prima che rende davvero questo club importante e diverso. Nessuno dubiti che dalla mia nuova posizione, continuerò a sostenere, difendere e, soprattutto, prendermi cura di quella che, per me, ho sempre detto e dirò che è la mia casa. Ovunque io sia, sarò sempre uno in più del Santa Inés. Un grande abbraccio a tutti".

Trejo, in particolare, ha puntato il dito contro le problematiche che, da tempo, avvolgono i dipendenti e i tifosi. Dagli stipendi arretrati o non pagati, o al modo con cui al Rayo vengono trattate la squadra femminile o il settore giovanile, passando per i disservizi ai tifosi, fra caro biglietti e l’impossibilità di abbonarsi online per via delle dimissioni del responsabile del ticketing.

Da dodici anni, il Presidente del Rayo Vallecano è Raul Martin Presa. Un dirigente che, però, da tempo è in rotta di collisione con l'ambiente, che a ogni partita gli rimarca la speranza che vada via dal club della provincia di Madrid.

Come detto, infatti, i tifosi sono furiosi e sul piede di guerra con Presa che, al momento, non molla. Adesso, però, anche il capitano della squadra di è schierato contro di lui: cambierà qualcosa?