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Andrea PirloGetty Images

È davvero solo colpa di Pirlo? Viaggio nella crisi della Sampdoria penultima in Serie B

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Due punti nelle ultime sette partite, cinque in totale nel campionato di Serie B. La Sampdoria è incappata in una spirale negativa apparentemente senza via d'uscita, intrappolata in una crisi di risultati, ma anche esistenziale e tecnica.

Il doppio ko contro Como e Catanzaro è stato assai pesante e ha fatto definitivamente spazientire il popolo blucerchiato, che certo voleva altro dall'annata successiva a quella della retrocessione in cadetteria.

Il primo responsabile, almeno secondo l'ambiente, è Andrea Pirlo, che in estate ha accettato la sfida del Baciccia, nonostante la prima scelta non fosse in realtà lui. E sebbene abbia delle colpe, anche abbastanza evidenti, va detto come l'ex centrocampista non possa essere considerato l'unico responsabile.

  • DIFFICOLTÀ TECNICHE

    Ma cosa non sta funzionando alla Sampdoria? L'impressione è che, su tutto, la squadra fatichi a esprimere il gioco che Pirlo avrebbe voluto imprimere. I blucerchiati non costruiscono e, anzi, sembrano trovarsi a proprio agio quando è l'avversario a fare la partita.

    È per questo che, per esempio, una delle migliori prestazioni stagionali è arrivata sul campo del Parma capolista: i crociati hanno cercato di condurre il gioco, favorendo un copione tattico più attinente alle caratteristiche attuali di questa Sampdoria.

    E sebbene la nuova proprietà abbia sottolineato che il piano di ritorno in Serie A sia biennale, va altresì sottolineato come il penultimo posto in B sia difficile da digerire oltre che pericoloso.

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  • Pirlo SampdoriaDAZN

    LE RESPONSABILITÀ DI PIRLO

    In questo, come detto, Pirlo ha delle grosse responsabilità. Contro Como e Catanzaro la Sampdoria ha palesato un atteggiamento, per certi versi, incredibilmente passivo.

    Sono state due sconfitte diverse: a Como i blucerchiati sono andati direttamente in svantaggio, in casa con il Catanzaro si sono fatti ribaltare. A dimostrazione come, nonostante due contesti diversi, la squadra si sia rivelata fragile, sebbene le avversarie fossero, oltre che quotate tecnicamente, anche in un buon momento di forma.

    Pirlo, in questo, non è riuscito ad arginare e a sistemare la sua Samp, scoprendo il fianco ai colpi di lariani e giallorossi.

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  • LE LACUNE DELL'ORGANICO

    Non è, però, Pirlo l'unico e solo responsabile dell'avvio negativo. Se è vero che l'ex centrocampista ha molto lavoro da fare, lo è anche che questa Sampdoria abbia delle lacune.

    Su tutte, manca un attaccante. Un nove vero, che possa finalizzare e far salire la squadra. Quello che, per i blucerchiati, poteva essere quel Massimo Coda corteggiato in estate ma poi passato alla Cremonese.

    In porta, poi, è stato compiuto un azzardo, quello legato a Stankovic jr., che al momento non sta pagando.

    Due pedine fondamentali per una squadra di calcio, portiere e attaccante, che se sbagliate non perdonano.

    L'infortunio di Pedrola, inoltre, ha generato grande apprensione: è, di gran lunga, il calciatore che meglio ha fatto in avvio di stagione.

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  • Filippo Inzaghi RegginaGetty Images

    PIRLO ESONERATO?

    Al momento, però, Pirlo resta. La dirigenza è consapevole che esonerarlo adesso equivarrebbe a sconfessare il progetto tecnico e il piano biennale, oltre a essere pienamente a conoscenza come le colpe non possano essere solo dell'allenatore.

    In più, comunque, Pirlo ha un contratto triennale e le alternative che portano a Inzaghi e D'Angelo, comunque, hanno dei costi non indifferenti, che si scontrano con il piano di ristrutturazione presentato dal club.

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  • AD ASCOLI NON SI PUÓ SBAGLIARE

    Inevitabilmente, però, un eventuale terzo ko di fila ad Ascoli sarebbe pericoloso e riscalderebbe ulteriormente una situazione già scottante.

    Al Del Duca la Sampdoria dovrà fare risultato pieno, tornando a una vittoria che manca da Terni al debutto, per andare alla sosta con maggiore serenità.

    Se così non fosse, a Genova potrebbe succedere di tutto, con Pirlo atteso da una vera e propria prova da non sbagliare, a ogni costo.

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