Timo Werner è tornato a casa, dove più di tutti hanno potuto ammirare la sua versione migliore: il Lipsia ha ufficialmente riaccolto il bomber tedesco dopo due stagioni al Chelsea, vincenti sì ma senza quel tocco di piena felicità in grado di fare la differenza.
Intervenuto in conferenza stampa, Werner ha 'rivendicato' i suoi successi londinesi sgonfiando quell'alone di negatività che accompagna l'esperienza in Premier League.
"Non voglio parlare del Chelsea, sono in una nuova squadra adesso. Di sicuro il primo anno lì ho vinto tanto, ma non è stato un successo per me: credo che sia visto in modo più negativo di quanto sia realmente. Sono stato il miglior marcatore del Chelsea in quella stagione, abbiamo vinto la Champions e molto di più non si poteva chiedere".
Il biennio inglese, secondo Werner, è stato fortemente condizionato da una lunga serie di decisioni a lui sfavorevoli del VAR: senza quelle, il suo bottino realizzativo sarebbe stato certamente più ricco.
"Credo che il mio secondo anno sia stato molto sfortunato, ho mancato diversi goal e ho avuto un record di decisioni del VAR contro di me. Nessuno lo batterà. Queste cose mi hanno fatto perdere fiducia. Poi sono arrivati il Covid e un infortunio che hanno peggiorato la mia situazione in squadra. Da allora non ho più recuperato, per me è stato un passaggio logico cambiare aria per giocare di più".