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Giampiero Ventura Italy IsraelGetty

Ventura sfoglia la margherita Italia: "Jorginho no, Balotelli sa cosa deve cambiare"

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Dopo la sconfitta contro la Spagna al Bernabeu la strada dell'Italia di Ventura verso Russia 2018 dovrà necessariamente passare attraverso i play-off. Ai taccuini de Il Mattino il commissario tecnico azzurro si è soffermato su diversi argomenti.

In primis ha voluto ancora una volta spiegare il perchè della sconfitta in terra merengues. "Il problema del Bernabeu è stato fisico e non qualitativo. Dopo che abbiamo perso sono arrivate le critiche perchè tutti eravano convinti che fossimo superiori. Ma se l'Under ne ha prese 3, noi 3 e la Juve 3 vuole dire che c'è un dislivello sia dal punto di vista fisico che qualitativo. Al momento ci sono due strade: aspettare 15 anni che nasca un altro Del Piero o un altro Totti oppure metterci a lavorare sodo per creare un gruppo di giovani che possa crescere bene".

Ed ha voluto insistere sul fatto che non essendo a sua disposizione fuoriclasse di valore assoluto si dovrà necessariamente puntare sui giovani per costruire una squadra competitiva. "Intanto pensiamo a battere la Macedonia. Chiaro che non andare in Russia sarebbe un fallimento. Non dobbiamo poi dimenticare che se andremo ai mondiali lo faremo con 4 'vecchi' come Buffon, De Rossi, Chiellini e Barzagli e dopo la manifestazione avremo una nazionale fatta solo di giovani. C'è stato un ricambio epocale e nelle ultime 11 partite abbiamo vinto 8 volte. Per costruire qualcosa di epocale ci vuole pazienza".

Insigne e la sua numero 10 rappresentano però oramai un punto fermo. "Insigne agli europei scorsi ha giocato poco perchè quel modulo non prevedeva il suo ruolo, adesso sì invece. E' un giocatore completo: vedrete che facendo 30 allenamenti insieme prima del mondiale le cose andranno bene e niente dipenderà dal modulo. La maglia numero 10 gliel'ha concessa Verratti perchè sono amici. D'ora in poi se la vedranno tra di loro".

Piccola porta aperta per Balotelli: "Ho le idee abbastanza chiare per il futuro, ma magari mi spunta un Cabrini o un Paolo Rossi e magari rimetto tutto in discussione. Ho parlato tre ore con Balotelli e non c'è niente di segreto. Lui sa bene cosa deve cambiare e non si tratta di questioni tecniche. Dipende da lui, quello che è in discussione riguarda altre cose".

Nessuna possibilità invece per il brasiliano Jorginho. "Jorginho è il migliore metodista in questo ruolo, mi fa piacere che voglia fare parte del gruppo. Ma noi giochiamo senza metodista motivo per il quale non posso chiamarlo nella mia nazionale. Abbiamo giocato con Israele con il 3-5-2, ma in quel caso avevo necessità di dare continuità al gruppo di ragazzi post-Spagna".

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