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Senol Gunes TurkeyGetty Images

Turchia di nuovo ko: obiettivo ottavi di finale appeso ad un filo

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Ultima spiaggia. La Turchia è letteralmente alle corde. Quella che avrebbe dovuto rappresentare una delle mine vaganti all'interno del girone A rischia fortemente di passare alla storia come una delle principali delusioni di Euro 2020.

Il primo scossone era arrivato cinque giorni fa con gli uomini di Senol Gunes capaci di resistere per un tempo contro l'Italia di Mancini prima di incappare in un secondo tempo da incubo, condito dalle tre reti azzurre che indirizzato l'intera posta in palio sul versante tricolore. 

Quest'oggi, l'occasione per il pronto riscatto contro il Galles si è tramutato in incubo: i gallesi hanno propria l'inerzia della sfida sin da subito colpendo due volte, rispettivamente nel finale di entrambe le frazione: Ramsey in apertura e Roberts a mettere il lucchetto praticamente sul triplice fischio finale.

Nel mezzo una Turchia assente ingiustificata, abbandonata dagli uomini che avrebbero dovuto garantirle standard di rendimento sensibilmente diversi: Demiral dopo l'autorete contro l'Italia è entrato in campo soltanto nella ripresa sfiorando, di testa, il goal del pari.

Impalpabile Calhanoglu, apparso lontano parente di quel calciatore che ha contribuito a suon di goal, assist e prestazioni convincenti al secondo posto del Milan. Per non parlare di Burak Ylmaz, fresco di titolo vinto con il Lille da assoluto protagonista, relegato a semplice comparsa in questi primi 180' sulla vetrina continentale.

Il piatto, inevitabilmente, piange miseria: due partite, altrettante sconfitte. Zero goal fatti e ben cinque subiti. Numeri che certificano un percorso al di sotto delle aspettative e un destino ormai appeso ad un filo.

Un filo chiamato terzo posto. Nella sfida conclusiva contro la Svizzera, infatti, la Turchia è chiamata a trovare i primi e obbligatoriamente la prima vittoria del suo torneo per sperare in un piazzamento tra le 'migliori' terze.

Un obiettivo difficile ma matematicamente ancora possibile. L'ultima spiaggia, appunto.

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