PIRLO? NO, GATTUSO, MODRIC E... GABBIADINI
Ci sono etichette che una volta appiccicatesi diventa difficilissimo togliersi di dosso: chiedere per informazioni a Sandro Tonali, 20enne gioiello del calcio italiano che nell'immaginario del tifoso è ormai identificato come il 'nuovo Pirlo'. Questione di ruolo, movenze e capigliatura. Ma anche per via di quel pallone che va via pulito esattamente dove deve andare. L'etichetta è lì già da un paio d'anni, ovvero da quando il ragazzo di Lodi si è preso di prepotenza le chiavi del Brescia, vincendo da protagonista il campionato di Serie B e riportando le Rondinelle nella massima serie. Ci ha pensato poi lo stesso Tonali a riscrivere il gioco delle somiglianze e dei modelli, cambiando i punti di riferimento. Massima stima per Pirlo, ma...
" Per me non è il paragone adatto, le somiglianze sono una cosa, ma poi in campo è tutto diverso. Pirlo aveva una qualità e una tecnica indescrivibili, impossibili da raggiungere. Non vorrei che questo paragone continuasse, perchè qualità e tecnica sono diverse. Io un Gattuso molto più tecnico? Sì, si può dire, Gattuso l'ho sempre ammirato, è stato il mio simbolo anche da bambino ".
Parole pronunciate ai microfoni RAI alla sua prima convocazione in nazionale maggiore nel novembre 2018 (amichevole con gli Stati Uniti, non scenderà in campo) e poi ribadite alla stampa: " Io e Pirlo simili? Secondo me sinceramente no, perchè io mi sono sempre ispirato ad un altro giocatore, a Gattuso per la sua cattiveria, per quello che metteva in campo".
Ma non si pensi a un profilo troppo basso, perchè a distanza di due anni - intervistato dal 'Corriere della Sera' - Tonali ha recentemente aggiornato il livello dei modelli portandolo ad altezza Pallone d'Oro: " Oggi fra i giocatori mi ispiro a Luka Modric ".
Gattuso e Modric, dunque, ma anche un terzo idolo a sorpresa, svelato dallo zio di Sandro a 'Il Cittadino': " Tutti lo accostano a Pirlo, ma i suoi idoli erano Gattuso e Gabbiadini ". E sentendo parlare l'attaccante di Calcinate, è facile ritrovare quella timidezza che anche Tonali manifesta davanti ai microfoni. Ragazzi nati e cresciuti a poche decine di chilometri di distanza.
TIFOSO DEL MILAN, SCARTATO DAL MILAN
Sandro Tonali non ha mai fatto mistero del suo tifo per il Milan, passione da cui discende il Gattuso preso a modello: " Da piccolo tifavo per il Milan, l'ho sempre detto ".
" Ammirava Gennaro Gattuso, a tal punto che quando lo guardava in TV restava come incantato ", il racconto della madre. Quello che non tutti sanno è che proprio il Milan ebbe la possibilità di mettere le mani sul talento lodigiano prima degli altri, ma decise di scartarlo.
La rivelazione al sito di Gianluca Di Marzio è di Davide Gatti, primo allenatore di Tonali alla Lombardia 1 di Milano, una società affiliata al Milan: " Noi di giocatori al Milan, e non solo, ne mandiamo da vent'anni. Lui non lo presero, è vero. Il motivo? In quegli anni il Milan preferiva il giocatore molto forte nell'uno contro uno, che spiccasse tecnicamente. Un giocatore già così adulto nel modo di giocare era meno appariscente di altri. In quelle categorie funzionava così... ". D'altronde parliamo di 'Pulcini', Tonali non aveva ancora 10 anni. Ma il rimpianto resta lo stesso.
CALCIANDO COME MESSI
Vedere cose che altri non vedono, quella rara dote che contraddistingue i campioni e permette loro di pensare la giocata quando è ancora un'idea astratta, qualcosa che sul campo non esiste per nessun altro. Tonali ce l'ha.
Poi però ci vuole anche il piede, indispensabile quando invece le bocce sono ferme e gli altri sanno dove calcerai il pallone. Ma tu lo metti lo stesso lì, con precisione chirurgica. Prima che la stagione fosse sospesa per la pandemia da coronavirus, Tonali era terzo in Europa per assist da palla inattiva. A quota 4, la stessa cifra - tra gli altri - di Leo Messi e Angel Di Maria, dietro solo Alexander-Arnold e Trimmel.
Insomma, se c'è una punizione o un calcio d'angolo, il destro di Tonali non sarà il mancino di Messi, ma è meglio averlo.
L'ESORDIO RIMANDATO: PER PROTEGGERLO
Tonali esordisce nel Brescia in Serie B il 26 agosto 2017 contro l'Avellino, trovando poi sempre più spazio da metà della travagliata stagione 2017/18 che vede le Rondinelle salvarsi solo all'ultima giornata. Un esordio che era scritto dovesse avvenire mesi prima, salvo poi decidere di tutelare il ragazzo, come racconta a 'Brescia Oggi' Gigi Cagni, tecnico che nella stagione precedente aveva guidato la squadra ad un'altra salvezza sofferta, dopo aver preso il posto di Cristian Brocchi.
" Appena l'ho visto in campo nella squadra Primavera mi sono detto 'questo è un giocatore vero'. Era la prima volta che lo vedevo e molto da vicino. Ma non ci volevano gli occhi di un esperto per capire che quel ragazzino era già un giocatore pronto a passare con i grandi. Si giocava la solita amichevole di metà settimana con la Primavera. Facevo l'arbitro e mi sono trovato spesso a due metri da Tonali. Finita la partita sono andato da Sagramola e Castagnini. Gli ho detto che avevo pensato di farlo allenare con la prima squadra e intendevo farlo esordire in Serie B.
L'idea era di mandarlo in campo nelle ultime partite. Invece acciuffammo la salvezza per la coda. Non me la sono sentita, non sarebbe stato giusto gettarlo allo sbaraglio in un momento così delicato, caricarlo di simili responsabilità. Rischiavamo seriamente di precipitare in Serie C ".
LA LETTERA A SANTA LUCIA: "DIVENTERÒ UN CALCIATORE?"
La prima presenza con la nazionale non si scorda mai: per Tonali arriva a 19 anni, a Vaduz contro il Liechtenstein. Sugli spalti a seguire nel Principato il suo esordio in azzurro c'è l'intera famiglia, compresa nonna Gina, con cui il centrocampista del Brescia ha un rapporto speciale.
Ed è proprio a lei che - dopo il match vinto per 5-0 - Tonali manda il primo pensiero: " La dedica è per mia nonna, che mi ha seguito anche qui. Lo ha sempre fatto, voglio ringraziarla per tutto ". E poi ancora su Instagram: " Il mio cuore ".
" La prima cosa che ho pensato quando ha indossato la maglia azzurra? Ho ricordato le parole di mio marito: diventerà un campione del mondo ". Parola di nonna Gina, che a 'Sky Sport' ha poi mostrato una letterina del Sandro bambino, indirizzata a Santa Lucia. Tra le richieste di una Playstation, un biliardino e un completo del Milan, spunta una domanda che 10 anni dopo conosce già la risposta: " Mi puoi dire se diventerò un calciatore? ".
PRIMO SUL CAMPO, ULTIMO IN MUSICA
Da Lodi a Roma, la distanza è tanta, ma se c'è una cosa che può azzerare gli spazi, quella è la musica. Tonali è un grande fan di Ultimo, cantante romano e romanista fino al midollo, portato alla conoscenza del grande pubblico dalla doppia partecipazione a Sanremo. Aveva festeggiato così la promozione in Serie A del Brescia la scorsa estate, come raccontato alla 'Gazzetta dello Sport'.
" Regalo promozione? Ho i biglietti per il concerto di Ultimo. Se ho l'ok con gli amici scappo al Forum. Musica Trap? Meglio le melodie del cantautore romano. L'ho già conosciuto con Morosini ".
E infatti su Instagram fa bella mostra di sè una foto dell'anno prima assieme a Ultimo.
" La discoteca? Ogni tanto, ma non vado più a Milano. Mi riconoscono e mi fermano: così devo trascurare i miei amici. Alla mia età il rischio è di volare con la testa... ".
LA FORZA SCORRE POTENTE IN LUI
Da quando Sandro Tonali è diventato un volto sempre più conosciuto grazie alle gesta col Brescia, è emersa una spiccata somiglianza, stavolta non calcistica.
Se Pirlo è l'alter ego di Tonali sul campo, il suo sosia sul grande schermo è Adam Driver, ovvero l'interprete del tenebroso e combattuto Kylo Ren di Star Wars. Il nipote di Darth Vader alla fine dell'ultima trilogia abbandonerà il Lato Oscuro della Forza e sacrificherà se stesso per ridare la vita all'amata Rey, un po' come Tonali si sacrifica in campo per salvare il suo Brescia.
Ok, abbiamo volutamente esagerato, ma nel sentire Kylo Ren rivolgersi accoratamente al padre Han Solo/Harrison Ford viene in mente Tonali alle prese con la scelta decisiva della sua prossima squadra: " Mi sento dilaniato, io so ciò che devo fare ma non so se ho la forza di farlo. Mi aiuterai? ". Ci penserà Cellino.
LA PARTITA DELLA VITA
Brescia e Bergamo sono state tra le città più duramente colpite dal Coronavirus, con vittime contate a migliaia. Qualcosa che piega i cuori e fa vedere il calcio - e il tifo - in maniera diversa.
Tra bresciani e atalantini la rivalità sportiva è feroce, ma Tonali può aver messo il seme perchè le cose cambino, visto che anche le nostre vite sono cambiate. La proposta è sottoscrittta sul 'Corriere della Sera'.
" Un'amichevole con i bergamaschi? Io ci sto È una grande idea. Con l'incasso da distribuire agli ospedali, a chi ha sofferto. Andrebbe organizzata tutti gli anni, d'estate. Per non dimenticare. Perchè quando tutto questo inferno sarà finito, non dovremo dimenticare. Ma ripeto: io davvero credo che da tutto questo usciremo migliori, dobbiamo uscire migliori".
TOTTI IN CACCIA, PREDA DIFFICILE
A 20 appena compiuti e con un ricco trasferimento davanti a sè - con annessa fettona di torta per chi lo assiste - è normale che Sandro Tonali faccia gola a tutti i procuratori, ma anche a chi si è appena lanciato nel settore, come Francesco Totti.
L'ex capitano della Roma non è uomo da prendere in scuderia giocatori che non siano di alto livello e dunque si è messo in testa di cominciare la sua avventura proprio assistendo Tonali. Senza fare neanche tanti giri di parole, come dimostra l'esplicito invito fattogli durante una chiacchierata con Bobo Vieri.
" Tonali è il più forte di tutti, infatti cercherò in tutti i modi di prenderlo. Se è sveglio viene, se no dorme in piedi... ".
Chi non dorme è Beppe Bozzo, agente del centrocampista del Brescia e operatore non certo alle prime armi, che risponde a Totti per le rime dalle pagine della 'Gazzetta'.
" Francesco stia tranquillo, Sandro Tonali è vispo e non dorme in piedi. Io e Sandro ci abbiamo scherzato su. Abbiamo scelto di condividere un percorso, con un progetto per la sua crescita. Il resto sono chiacchiere. Ma, se posso permettermi, un grande campione amato ovunque come Totti non è necessariamente un grande agente... Vuol fare il procuratore? Prenda spunto da chi fa questo mestiere faticoso ".
TONALI VALE PIÙ DI MBAPPÉ: 300 MILIONI
Juventus e Inter, ma anche Roma, Napoli e Fiorentina in Italia. E poi Barcellona, PSG e Manchester City. Insomma, su Sandro Tonali sono puntati tutti i riflettori del calcio europeo. Roba da far tremare non solo il ragazzo, ma anche chi incasserà la cifra monstre della sua cessione.
O forse no, se la persona in questione è un vecchio conoscitore del baraccone come Massimo Cellino, uno che ai tavoli da poker del calciomercato si siede avendo sempre le carte giuste e raramente si alza spennato.
Intanto si parte con la quotazione base dell'articolo:Tonali non va via a prezzo di saldo, come spiega chiaramente Cellino alla 'Gazzetta'.
" L'agente e i genitori l’altro giorno mi chiedevano di questa quotazione da 50 milioni. Ho risposto che per me vale 300, vale a dire che non voglio venderlo. Non ho mai avuto un giocatore così forte ". E neanche così caro: mezza Europa è avvisata.
