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Tom Bischof: il ‘nuovo Götze’ che Nagelsmann vorrebbe portare al Bayern Monaco

Il calcio tedesco si sta avviando verso una vera e propria ricostruzione, dopo le deludenti prestazioni negli ultimi grandi tornei internazionali. In attesa che il lavoro venga completato, la Nazionale potrebbe essere vicina a trovare i talenti giusti che vadano a coprire un ruolo rimasto scoperto.

Quando la Germania guidata da Joachim Löw ha vinto i Mondiali del 2014, tra le figure chiave della squadra c'erano Mesut Özil e Mario Götze, ovvero due campioni che interpretavano in maniera diversa il modo di giocare da numero 10.

Entrambi non fanno più parte da tempo del giro di una Nazionale che quindi ha perso l’abilità del dribbling del primo e la scintilla creativa del secondo.

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I Campionati Europei U17 hanno però recentemente raccontato che ci sono dei ragazzi pronti a colmare per tutto il prossimo decennio, quel vuoto che si è venuto a creare, e che i vari Havertz, Sané e Gnabry stanno provando a colmare.

Tra essi c’è certamente Paul Wanner, il più giovane giocatore ad aver mai vestito la maglia del Bayern Monaco. Per genialità e corporatura fisica, ricorda moltissimo Özil.

Con lui c’è però anche un altro talento, ovvero Tom Bischof, un ragazzo che con lui ha condiviso la posizione in campo nel torneo che si è disputato in Israele, oltre che il record di giocatore più giovane ad aver esordito a livello professionale con il proprio club: l’Hoffenheim.

E’ alto 176 cm ed ha un impressionante istinto offensivo. E’ stato già paragonato a Götze, è un 2005 il cui volto è già noto agli appassionati tedeschi ed è uno dei talenti più fulgidi della nuova generazione di calciatori che sta crescendo in Germania.

Anche se gli Europei non hanno regalato le soddisfazioni che in molti si attendevano, visto che è arrivata un’eliminazione ai rigori nei quarti di finale contro i futuri campioni della Francia, da Bischof sono in tanti ad aspettarsi grandi cose.

“Ha molta creatività, un ottimo sinistro e mette in risalto la gioia di giocare a calcio”, ha spiegato il commissario tecnico della Germania U17, Marc-Patrick Meister, a GOAL e SPOX.
“Agisce da numero 10 ed è capace di accelerare il gioco soprattutto attraverso i suoi passaggi.
Paul Wanner è un giocatore diverso, dal raggio d’azione più ampio, un elemento che ha un grande controllo di palla nello stresso e che è abile a dribblare in velocità. Lui garantisce più dinamismo avendo il pallone tra i piedi, mentre Tom lo fa con i suoi passaggi filtranti o trovando lo spazio giusto per dettare il gioco nella trequarti avversaria”.

Negli ultimi anni, l’evoluzione del gioco ha portato i 10 ad essere sempre meno registi. Nel calcio moderno la posizione del trequartista è stata quasi eliminata a favore degli esterni capaci di esprimersi al massimo nel 4-3-3 o nel 3-4-3. Sono loro adesso a garantire creatività ad una squadra.

Bischof tuttavia ha anche molto altro nel suo gioco. Può segnare goal o creare azioni da goal, così come dimostrato nei numeri della sua ultima stagione con l’Hoffenheim U19: ha segnato otto reti e fornito sette assist.

Inoltre può anche agire in altre zone del campo. Per caratteristiche più giocare anche da 8, ovvero in posizione più arretrata come i calciatori box-to-box.

Oltre a Lionel Messi e Kevin De Bruyne, Bischof cita anche Joshua Kimmich tra i suoi idoli e ritiene addirittura che ci siano delle somiglianze tra il suo stile di gioco e quello della stella del Bayern Monaco, anche se i ruoli sono momentaneamente diversi.

La sensazione è quella che lui un giorno agirà più nella trequarti avversaria, che sulla linea di centrocampo.

“Io lo trovo più pericoloso quando agisce vicino alla porta avversaria e questo perché ha grandi abilità in fase conclusiva”, ha spiegato ancora Meister.
“Non è affatto pretenzioso, anzi si mette sempre totalmente al servizio della squadra. Pressa, chiude le corsie di passaggio e riconquista anche palla”.

Ci sono ancora degli aspetti del suo gioco sui quali lavorare e lo stesso Bischof ha ammesso che sta cercando di migliorare dal punto di vista atletico, della flessibilità e della nutrizione, ma è chiaro che ha tutte le carte in regola per arrivare a livelli altissimi.

Sulla cosa è evidentemente pronto a scommettere Julian Nagelsmann, un altro ex Hoffenheim che per due volte ha provato a portare Bischof all’RB Lipsia e che ora che è alla guida del Bayern non ha certamente perso l’interesse per il ragazzo.

Anche il Borussia Dortmund è stato dato sulle sue tracce, ma l’Hoffenheim è riuscito a coprirsi le spalle assicurandosi il suo rinnovo contrattuale fino al 2025.

“Ci sono voci che lo vorrebbero altrove a continuare il suo percorso - ha detto Meister - ma lui è all’Hoffenheim da molti anni. Penso che abbia tutto lì e che farà tutto ciò che serve per raggiungere i suoi obiettivi. Ha un buon atteggiamento e, sebbene sappia dove vuole arrivare, non ha mai perso la calma”.

Sono tratti caratteriali che senza dubbio aiuteranno Bischof sia a breve che a lungo termine. Il futuro più prossimo gli riserverà più minuti in Bundesliga, quello più lontano le chiamate del Bayern e di altri club importanti d’Europa.

Per vari motivi, in Germania non hanno mai potuto vedere Gotze raggiungere realmente il massimo del proprio potenziale, ma con Bischof le cose potrebbero andare in maniera diversa.

Per la Nazionale tedesca la lunga tradizione dei numero 10 non è ancora giunta al capolinea.

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