Sembra un caso, ma potrebbe non esserlo: servirà la riprova, certo, ma il Manchester United che rialza la testa e vince a Old Trafford contro il Liverpool porta il nome, tra tutti, di Erik ten Hag. Protagonista, forse ancor più di Sancho e Rashford, del successo dei Red Devils.
Perché? Perché sì, va bene, i singoli, ma le scelte dell'allenatore olandese, che hanno tanto fatto discutere nel prepartita, si sono rivelate poi efficaci.
"Abbiamo una lunga strada da percorrere e a volte hai momenti d'arresto e altri positivi: oggi è uno di quelli, ma abbiamo appena iniziato. La strada è in salita".
Di certo, però, l'atteggiamento che passa dalle decisioni in panchina di ten Hag è quello che trasmette maggiore sicurezza, al momento, al mondo Manchester United.
Anche perché vedendo la distinta pare chiaro il concetto: Cristiano Ronaldo e Harry Maguire fuori dai titolari, con il primo che comunque in sede di riscaldamento appare tranquillo (è ancora alla ricerca di un club) e con il secondo imbronciato.
"L'importante è che la squadra capisca che alla base deve esserci un atteggiamento combattivo di squadra".
Fatto sta che i Red Devils vincono e convincono contro i Reds di Jurgen Klopp, loro sì in crisi nera dopo quest'avvio di Premier League.
Per il portoghese, comunque, 4 minuti più recupero, subentrando a Rashford nel finale di gara e l'interrogativo costante circa il suo futuro: se ne riparlerà.
Intanto ten Hag appare sicuro anche dopo la sfida di Old Trafford, lanciando segnali importantissimi ai due e, più in generale, a tutta la squadra.
"Non devo citare Ronaldo e Maguire: avranno il loro ruolo in questa squadra".
Per adesso, comunque, i risultati vengono prima del resto: persino dei nomi e delle gerarchie che, per il periodo storico del Manchester United, contano poco o nulla. Serve vincere e rialzarsi, al di là di tutto.