Zlatan Ibrahimovic Tyrone Mings

Pedata a Ibrahimovic: Mings squalificato per 5 giornate, Bournemouth "deluso"

La punizione, esemplare, è arrivata. Tyrone Mings è stato squalificato per cinque giornate dalla FA in seguito al duro scontro con Zlatan Ibrahimovic durante Manchester United-Bournemouth.

Extra Time - Dani Alves decisivo con Joana

Il provvedimento d'altronde era nell'aria anche considerando come lo svedese, dal canto suo, fosse già stato punito con tre giornate di stop per aver rifilato una gomitata allo stesso Mings.

L'articolo prosegue qui sotto

Gomitata che era stata una reazione nei confronti di quanto accaduto qualche minuto prima quando Mings aveva lasciato lo scarpino sulla testa di Ibrahimovic senza che l'arbitro intervenisse.

A fine partita però Josè Mourinho era stato molto duro con Mings, sottolineando la gravità del suo gesto: "Se mi chiedete se sarò felice in caso di una squalifica di tre, quattro o cinque partite per Tyrone Mings io vi rispondo che non mi interessa nulla di questa cosa.

Lui sa quello che ha fatto, lo sa meglio di chiunque altro, lo sa meglio lui dell’arbitro e solo lui sa cosa stata penando in quel momento. A me non interessa nulla di lui".

Alla fine quindi le giornate di squalifica, addirittura cinque, sono arrivate. Decisione che però non è affatto piaciuta al Bournemouth, pronta a difendere il suo giocatore in tutte le sedi.

"L'AFC Bournemouth è estremamente deluso per per la decisione di comminare cinque giornate a Mings dopo lo scontro avvenuto all'Old Trafford sabato scorso.

Studieremo le motivazioni in modo dettagliato ma troviamo straordinario che l'episodio possa essere definito 'provato' quando non c'è alcuna prova sul fatto che l'incidente sia stato intenzionale", scrive la società inglese in una nota.

Quindi il Bournemouth continua: "E' nostra convinzione, sostenuta dalla conoscenza del ragazzo e dal suo curriculum, che si è trattato di uno scontro accidentale. Tyrone si è scusato due volte con Ibrahimovic durante la partita e dopo la gara ha spiegato in varie interviste che non aveva alcuna intenzione di colpirlo".

Pubblicità