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Speaker's Corner Mario Balotelli Roberto Mancini ItalyGOAL

Speaker's Corner - Mancini e la scommessa Balotelli: clamoroso successo o fragoroso disastro?

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Un S.O.S., un messaggio d’aiuto, un grido di disperazione: nel momento più difficile della sua fin qui esaltante esperienza sulla panchina della Nazionale, Roberto Mancini è in cerca di un salvagente, di una mano amica, per risalire a galla ed evitare che la nave azzurra possa affondare prima di salpare in Qatar. La convocazione di Mario Balotelli, a distanza di oltre tre anni dalla sua ultima presenza con la maglia dell’Italia, è un'ammissione implicita dei dubbi che il ct nutre nei confronti degli attaccanti selezionati nell'ultimo ciclo in vista degli spareggi Mondiali, in programma a marzo.

Il titolare sulla carta resta ovviamente Ciro Immobile, uno degli attaccanti più prolifici del panorama europeo, che vive però una sindrome da Dr. Jekyll e Mr. Hyde ogni qual volta passa dal biancoceleste all'azzurrro. 8 goal in 22 presenze con Mancini, ma a secco ormai dalla fase a gironi di Euro 2020. Devastante con il suo club, spesso deludente in Nazionale, soprattutto nelle partite decisive. Una trasformazione che sarebbe iniquo imputare solo a dei presunti limiti del bomber di Torre Annunziata, ma che è determinata invece da un chiaro concorso di colpa, dal quale scaturiscono riflessioni che probabilmente ronzano da tempo anche nella testa del ct: Immobile è l'attaccante giusto per questa Nazionale? E il gioco dell'Italia mette realmente Ciro nelle condizioni di rendere in Nazionale come nella Lazio?

Quesiti che lasciano aperta la corsa alla maglia numero 9 e che, complici gli infortuni che hanno costretto Immobile a saltare gli impegni di ottobre e novembre, hanno spinto Mancini a cercare nuove soluzioni offensive. Da Insigne e Bernardeschi falso centravanti a Raspadori e Belotti, senza dimenticare gli spezzoni concessi a Kean e Scamacca: tanti scenari diversi, nessuno realmente convincente.

Il rendimento nel 2022 ha rilanciato prepotentemente le quotazioni di Scamacca, che ad oggi sembra l'unica alternativa credibile a Immobile. La torre del Sassuolo ha caratteristiche uniche nel bouquet delle punte azzurre: fisico imponente, un'ottima tecnica di base, la sfrontatezza necessaria per non essere etichettato come un giocatore "normale". Ciò che manca a Scamacca ad oggi è l'esperienza internazionale, l'abitudine a giocare grandi partite contro avversari di alto profilo, condizione che il centravanti romano troverà probabilmente a partire dalla prossima stagione, quando si schiuderanno per lui le porte di una big. Ma Mancini, che finora non si è mai fatto troppi problemi a lanciare giovani, stavolta non ha tempo per aspettare che la fioritura completa di uno dei talenti più interessanti del nostro calcio.

Raspadori non sembra avere ancora il physique du role per guidare l'attacco della Nazionale, Belotti è intrappolato da mesi in un tunnel di infortuni e prestazioni sottotono, Kean è relegato a un ruolo da comprimario nella Juventus. Ed è per questo che Mancini ha deciso di riaprire le porte a SuperMario, che nel frattempo sembrava ormai uscito definitivamente dal radar azzurro.

PS Balotelli ItaliaGOAL

L'ultima presenza di Balotelli con l'Italia risale al 7 Settembre 2018, in occasione dell'1-1 contro la Polonia in UEFA Nations League. Da lì la parabola di Mario sembrava aver intrapreso l'ultima curva discendente: le difficoltà a Nizza dopo due stagioni ad altissimi livelli, l'esperienza agrodolce a Marsiglia, le parentesi al di sotto delle aspettative con Brescia e Monza, prima del sorprendente approdo in Turchia nel neopromosso Adana Demirspor. E proprio sulle rive del Seyhan Balotelli sta cercando di rivitalizzare la sua carriera: 8 goal in 19 presenze sono un bottino più che dignitoso ma certo non impressionante per un giocatore con la sua qualità. Sufficienti però per tornare nel giro della Nazionale.

Ma un giocatore che non è riuscito a fare la differenza in Serie B può davvero essere l'ancora di salvezza, il salvatore della patria italica? Mancini conosce SuperMario meglio di chiunque altro e non ha certo bisogno di osservarlo in uno stage di qualche giorno per capire se può o meno essere d'aiuto per questa Nazionale. Per questo la sua presenza a Coverciano suona già come una pre-convocazione per gli spareggi.

Non è da escludere che per lui abbia in mente un ruolo part-time, da asso nella manica da giocarsi qualora dovesse suonare l'allarme già contro la Macedonia, primo step nella corsa al Qatar. Perchè prima di pensare all'eventuale sfida contro il Portogallo di Cristiano Ronaldo (che a sua volta dovrà superare l'ostacolo Turchia) servirà farsi trovare pronti, concentrati e affamati contro Elmas e compagni. Vietato commettere passi falsi, anche a costo di uscire dal seminato.

Dopo aver costruito i successi azzurri sulla centralità del gruppo e sulla coesione di squadra, Mancini potrebbe rifugiarsi nel singolo, per una scommessa affascinante ma terribilmente rischiosa, il cui esito sarà bianco o nero: Balotelli saprà essere decisivo con una giocata estemporanea, da campione, o risulterà completamente avulso, come un corpo estraneo a questa Nazionale? Un clamoroso successo o un fragoroso disastro: tertium non datur, con Mario non ci sono vie di mezzo.

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