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Spalletti e i fischi a Donnarumma: "Non siamo bambini viziati, stiamo zitti"

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Sì, l'Italia ha vinto. Ha battuto l'Ucraina, l'ha agganciata in classifica al secondo posto, è tornata in piena corsa per la qualificazione. Ma nonostante il risultato pieno, e importantissimo, ottenuto a San Siro, anche questa volta qualche polemica non è mancata.

Il contesto? I fischi riservati da una parte di San Siro a Gianluigi Donnarumma, che è sì il portiere dell'Italia, ma è anche un ex giocatore del Milan. Fischi accolti con sdegno da Davide Frattesi, il man of the match, che ha parlato di "roba indegna". Mentre Luciano Spalletti, un po' a sorpresa, nella conferenza stampa post partita è andato controcorrente.

"Bisogna fare attenzione, perché siamo davanti a categorie che hanno lavorato tutta la vita. La gente ha questa voglia di aspettarti al varco e di attaccarti se non vinci le partite. E vabbè, bisogna impegnarci e accettare. Siamo privilegiati. Se fischiano è perché non ci siamo meritati gli applausi.
Uno non deve reagire mai. Si può reagire con gli atteggiamenti o con le parole, ma se si ha personalità si sta zitti, si lavora e si esibisce uno spettacolo migliore. Se ci hanno fischiato hanno visto qualcosa che non va bene. Facciamo gli umili. Ci è stata data d'ufficio una possibilità di vivere situazioni che tutti vorrebbero vivere, ma non possono".

Quindi la chiusura, altrettanto potente:

"Non mi sta bene che si reagisca sui social con delle frasettine. Dobbiamo stare attenti, perché la gente deve guardarci e sapere che ha a che fare con dei professionisti, non con dei bambini viziati. Si sta zitti".
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