Sinisa MIhajlovic come nessuno lo ha mai conosciuto: abituati a vederlo nei panni di allenatore, con sguardo truce e duro, abbiamo spesso messo in secondo piano il lato migliore di Sinisa, quello legato all'uomo.
In "Sinisa, mio padre", è possibile conoscere "Miha" con gli occhi di Viktorija, la figlia, che ha deciso di raccontare a tutti la vera immagine di suo papà, tra storia personale, crescita e carriera nel mondo del calcio.
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Con uno spazio, non marginale, ma importante, relativo alla sua malattia: la battaglia che Mihajlovic si è trovato ad affrontare da un momento all'altro, con il supporto di tutta la sfera calcistica.
"Quando mi è stato chiesto di raccontare mio padre, la persona che amo di più al mondo, l’uomo che per tutti è il sergente Sinisa, ma per me è semplicemente l’uomo più straordinario che si potesse creare, ho pensato che non avrei mai trovato le parole giuste per descriverlo. Invece ce l’ho fatta. Ci ho messo il cuore ed ho vinto. In bocca al lupo a noi papà, ti amo, e buon viaggio al nostro libro. Ho pensato che questo sarebbe stato un regalo stupendo per la mia famiglia, per me, per raccontare al mondo il grande cuore di papà, perché per capire il suo sguardo, bisogna conoscere la sua storia, bisogna 'leggere' il suo cuore, il nostro cuore. In bocca al lupo a noi", ha spiegato Viktorija in una Instagram Story.
Tanta emotività, tra le pagine di "Sinisa, mio padre": quasi una confessione sul lato inedito di Mihajlovic, sull'educazione trasmessa ai figli e sul suo carattere duro, anche con i familiari.
Forse poco "sportivo", il testo è comunque uno spaccato su quello che "Miha" risulta essere nel quotidiano: ed. un bene, a volte, andare oltre i risultati, i goal e la cronaca di quel che ha prodotto. Sinisa è anche altro.