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Juventus Maurizio Arrivabene Pavel Nedved Andrea AgnelliGetty Images

Scossone alla Juventus: Agnelli, Nedved e l'intero CdA si sono dimessi

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Una notizia pesantissima. Uno scossone di proporzioni gigantesche. O un terremoto, se preferite. L'intero Consiglio d'Amministrazione della Juventus, compresi dunque il presidente Andrea Agnelli, il vicepresidente Pavel Nedved e l'amministratore delegato Maurizio Arrivabene, si è dimesso.

Le dimissioni sono state ratificate durante un'assemblea straordinaria andata in scena nella serata di lunedì. Il club, dunque, avrà a breve un nuovo quadro dirigenziale. Ad Arrivabene, nel frattempo, rimarranno le deleghe per traghettare la società verso una nuova era.

Attraverso un comunicato apparso sui canali ufficiali del club, la società bianconera ha spiegato che in seguito a nuove valutazione effettuate circa l'inchiesta della Procura di Torino sulla vicenda del 2020, in occasione dello scoppio della pandemia di Coronavirus e il conseguente lockdown, quando i calciatori rinunciarono a una parte dei loro stipendi per venire incontro alle esigenze del club in un momento di grave difficoltà economica, le più alte cariche hanno deciso di rassegnare le dimissione e lasciare i rispettivi ruoli.

Lo scorso 23 marzo ci sono state perquisizioni presso le sedi della Juventus, nell'ambito delle indagini sulle quattro mensilità a cui i giocatori hanno rinunciato durante la pandemia.

Un blitz delle forze dell'ordine in alcuni studi legali tra Torino, Milano e Roma alla ricerca delle scritture private stipulate tra club e giocatori che riguardavano proprio gli stopendi nel 2020 e 2021, i primi due anni di Covid.

"Il Consiglio di Amministrazione di Juventus Football Club S.p.A. (la “Società” o Juventus”) - si legge nel comunicato bianconero - riunitosi oggi sotto la Presidenza di Andrea Agnelli, acquisiti nuovi pareri legali e contabili degliesperti indipendenti incaricati ai fini della valutazione delle criticità evidenziate da Consob ai sensi dell’art. 154-terTUF sui bilanci della Società al 30 giugno 2021, ha nuovamente esaminato le contestazioni dellaProcura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, le carenze e criticità rilevate dalla Consob e i rilievisollevati da Deloitte & Touche S.p.A., società di revisione di Juventus.Con riferimento alle criticità relative alle c.d. “manovre stipendi” realizzate negli esercizi 2019/2020 e 2020/2021, il Consiglio di Amministrazione ha rilevato che si tratta di profili complessi relativi ad elementi di valutazione suscettibili di differenti interpretazioni circa il trattamento contabile applicabile e ha attentamente considerato i possibili trattamenti alternativi.
All’esito di tali complessive analisi e valutazioni, sebbene il trattamento contabile adottato rientri tra quelli consentiti dagli applicabili principi contabili, la Società, per un approccio maggiormente prudenziale, ha:

-anzitutto ritenuto di rivedere al rialzo la stima di probabilità di avveramento delle condizioni di permanenza in rosa per quei calciatori che nel biennio 2019/20-2020/21 hanno rinunciato a parte dei compensi e con cui sono state successivamente concluse integrazioni salariali o “loyalty bonus(rispettivamente, a luglio/agosto 2020 per la prima c.d. “manovra stipendi” e a settembre 2021 per la seconda c.d. “manovra stipendi”);

-sulla base delle sopramenzionate possibilità di adozione di legittime metodologie di contabilizzazione alternative, valutato di far decorrere l’accrual pro-rata temporisdegli oneri per le integrazioni salariali di luglio/agosto 2020 (per la prima c.d. “manovra stipendi”) e i c.d. “loyalty bonus” di settembre 2021 (per la seconda c.d. “manovra stipendi”) a partire dalla data più remota tra quelle di partenza di una c.d. “constructive obligation” ipotizzate dagli esperti indipendenti (e così, rispettivamente, da giugno 2020 e maggio 2021).

Tali revisioni di stime e di assunzioni comportano pertanto rettifiche delle stime di oneri di competenza a fine giugno 2020, fine giugno 2021 e fine giugno 2022 per effetto delle integrazioni salariali siglate a luglio/agosto 2020 e dei “loyalty bonus” siglati a settembre 2021, prevedendone l’accrual pro-rata temporis, secondo il c.d. straight line approach” (che è uno tra gli approcci ammessi dai principi contabili), a far data, rispettivamente,
da giugno 2020 e da maggio 2021; gli effetti di tali rettifiche sono sostanzialmente nulli sui flussi di cassa e sull’indebitamento finanziario netto, sia degli esercizi pregressi che di quello appena concluso e futuri, e non sonomaterialsul patrimonio netto al 30 giugno 2022.
Gli effetti contabili di quanto sopra illustrato, saranno riflessi in un nuovo progetto di bilancio di esercizio e in un nuovo bilancio consolidato al 30 giugno 2022 che saranno esaminati e approvati in una prossima riunione consiliare, resi noti al mercato ai sensi di legge e sottoposti all’Assemblea degli Azionisti già convocata per il 27 dicembre 2022.
Il Consiglio di Amministrazione ha, quindi, approvato, all’unanimità, il comunicato stampa contenente le considerazioni sui bilanci al 30 giugno 2022 richieste da Consob ai sensi dell’art. 114, comma 5, del TUF, disponibile presso il sistema di diffusione delle informazioni regolamentate “1Info” (www.1info.it) e sul sito internet della Società (www.juventus.com), all’interno della sezione “Investitori”.
Gli amministratori hanno, inoltre, richiesto alle funzioni interne della Società, con particolare riguardo all’attività dell’Area Sport, di concludere le analisi e procedere all’attuazione nei tempi più brevi possibili del già avviato processo di ulteriore implementazione e miglioramento delle procedure e dei presidi interni in modo tale da contribuire al processo di rafforzamento delle prassi contabili volte alla misurazione e contabilizzazione degliassete delle operazioni della Società.

Tuttoquantosopraconsiderato,alfinedirafforzareilmanagementdellaSocietà,ilConsigliodi Amministrazione ha deliberato di conferire l’incarico di Direttore Generale al dott. Maurizio Scanavino. Si allega al presente comunicato stampa ilcurriculum vitaedel dott. Scanavino.

Inoltre, i membri del Consiglio di Amministrazione, considerata la centralità e rilevanza delle questioni legali e tecnico-contabili pendenti, hanno ritenuto conforme al miglior interesse sociale raccomandare che Juventus si doti di un nuovo Consiglio di Amministrazione che affronti questi temi.

A tal fine, su proposta del Presidente Andrea Agnelli e onde consentire che la decisione sul rinnovo del Consiglio sia rimessa nel più breve tempo possibile all’Assemblea degli Azionisti, tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione presenti alla riunione hanno dichiarato di rinunciare all’incarico.

Per le stesse ragioni, ciascuno dei tre amministratori titolari di deleghe (il Presidente Andrea Agnelli, il Vice-presidente Pavel Nedved e l’Amministratore Delegato Maurizio Arrivabene) ha ritenuto opportuno rimettere al Consiglio le deleghe agli stessi conferite. Il Consiglio ha, tuttavia, richiesto a Maurizio Arrivabene di mantenere la carica di Amministratore Delegato.

In ragione di quanto precede, è venuta meno la maggioranza degli Amministratori in carica e, pertanto, ai sensi di legge e di statuto, il Consiglio di Amministrazione deve intendersi cessato. Il Consiglio proseguirà la propria attività in regime diprorogatiosino all’Assemblea dei soci che è stata convocata per il 18 gennaio 2023 per la
nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione (eccezion fatta per l’amministratore Daniela Marilungo che ha rassegnato le proprie dimissioni con dichiarazione separata; cfr. infra per ulteriori informazioni).Juventus continuerà a collaborare e cooperare con le autorità di vigilanza e di settore, impregiudicata la tutela dei propri diritti in relazione alle contestazioni mosse contro i bilanci e i comunicati della Società dalla Consob e dalla Procura".

Agnelli occupava la carica di presidente della Juventus da 12 anni, dal 2010. Sotto la sua gestione la Juventus è tornata a dettare legge in Italia, conquistando lo Scudetto per 9 volte di fila, dal 2012 al 2020.

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