Quando parla, si sa, MaurizioSarri non si esime mai dall'esprimere il proprio pensiero. Anche e soprattutto quando è foriero di polemica.
E alla vigilia del match della Lazio contro il Monza, il tecnico ha espresso la sua contrarietà alla sosta per le nazionali che ha visto il campionato fermarsi nel weekend del 27 e 28 marzo.
"Le Nazionali sono una follia, basta vedere i viaggi che ha fatto Vecino per due amichevoli. È rientrato anche troppo bene. È palese che il campionato non è più fattibile, ho sentito un folle che l’ha paragonato all’NBA. C’è grande differenza tra una partita di calcio dove becchi botte e una partita di NBA".
L'allenatore biancoceleste ha poi continuato la sua invettiva contro le partite che hanno visto contrapposte le squadre nazionali, sottolineando il suo scarso interesse per tali manifestazioni.
"Io non critico le Nazionali: a me non frega nulla. In queste due settimane ho visto solo 10 minuti di Kosovo-Andorra e basta, perché ho visto 22 giocatori in area e ho detto: ‘Che c***o sta succedendo qui?’. Non critico le Nazionali, ma un calendario folle, perché poi la qualità va a put***e. Mi devono spiegare che stanno facendo: non è uno sport, ma un business e se è un business non è escluso che possa finire tra 10 anni".
Dopo lo sfogo, Sarri ha poi parlato del percorso della sua Lazio in campionato e della corsa per un posto in Champions League.
"Ci sono squadre con organici più attrezzati. In classifica abbiamo un vantaggio quasi simbolico e domani giochiamo in un campo dove hanno perso punti Juventus e Inter. Il secondo posto non è una responsabilità".



