Ha sempre evidenziato di aver vinto parecchio in carriera, anche se comunque non ad alti livelli. Ora Maurizio Sarri può festeggiare anche il primo titolo italiano d'elite, visto lo Scudetto conquistato dalla Juventus con due turni d'anticipo. Dopo l'Europa League con il Chelsea, un altro trionfo per l'ex Napoli.
Spesso criticato durante la stagione, alla fine Sarri è riuscito a proseguire il percorso iniziato da Conte prima e Allegri poi: anche lui non ha fallito ed ha portato lo Scudetto in casa bianconera, precisamente il nono consecutivo per una squadra sempre più dominatrice della Serie A.
Al termine della partita contro la Sampdoria, Sarri è ovviamente entusiasta:
"Lo Scudetto ha un sapore forte, particolare, vincere è difficile, ogni anno è complicato e difficile. Nello sport non c’è niente facile. E' un qualcosa di grandioso, perchè dopo otto anni che vincevano non era semplice. La cosa positiva qui? La società".
Sarri ha parlato così del suo primo anno alla Juventus:
"Bisogna capire il modo di pensare della società, entrare in punta di piedi e cambiare le cose che piacciono a me. Non si può venire dove si vince ed imporre. Lo scudetto non era scontato. Non so se sia sottovalutato o meno. So solo che di allenatori in attività, che hanno vinto in Italia e in Europa, ce ne sono pochi. Molto pochi”.
Il tecnico della Juventus ha discusso con alcuni suoi giocatori per poter fare fronte comune:
"Penso che sia qualcosa di normale, è successo ogni anno avere scambi di opinione, cercare miglioramenti. Per me è stato normale, ma credo lo sia stato in tutte le collaborazioni. E' un momento da affrontare, più a viso aperto ci si affronta più problemi si risolvono".
Alla Juventus gli esami non finiscono mai. Ora occhi sulla Champions League:
"Arriva il bello e il difficile. Abbiamo lasciato qualcuno per strada, speriamo di non aver lasciato Dybala stasera. Credo sia un problema muscolare. E' un torneo che non può avere previsioni, ogni squadra ha una storia particolare. Ho la sensazione che a Lisbona possa succedere di tutto..."




