Abdelhamid Sabiri è una delle note liete di questo segmento finale di stagione in casa Sampdoria.
Il centrocampista tedesco, arrivato a gennaio a titolo temporaneo dall'Ascoli, ha impiegato una manciata di partite per diventare un elemento di riferimento all'interno dell'assetto tattico impostato da Marco Giampaolo.
Dopo il goal realizzato contro la Juventus - su punizione da lui stesso conquistata - il classe 1996 ha inscenato un'altra prova di grande spessore anche al 'Penzo' contro il Venezia confezionando l'assist per il vantaggio blucerchiato targato Caputo.
Le prime uscite in maglia doriana, però, hanno portato ad una vera e propria ridefinizione della sua collocazione all'interno dell'impianto blucerchiato: Sabiri, infatti, è stato chiamato ad agire non da trequartista puro, bensì da vero e proprio attaccante agggiunto. Una sorta di 'ibrido' con licenza da rifinitore oltre ad uno spiccato orientamento verso la finalizzazione a rete.
Una soluzione destinata a cambiare volto alla fase offensiva della Samp nel rush finale che vale la salvezza. Giampaolo, dal canto suo, aveva già sperimentato un percorso simile ai tempi del suo primo mandato sulla panchina ligure quando gli stessi compiti e la stessa collocazione erano state affidate ad un certo Patrick Schick.
Risultati alla mano, una scommessa più che vinta. La speranza del popolo blucerchiato è che anche quella su Sabiri abbia lo stesso esito.