2019-03-08 Claudio RanieriGetty Images

La Roma riparte, Ranieri: “De Rossi da tenere, dovevano gestirla diversamente”

Sono giornate importanti quelle che si stanno vivendo in casa Roma. La compagine giallorossa infatti, cercherà nelle ultime due uscite di campionato di mettere in cascina quei punti che possano consentirle di scavalcare dirette concorrenti come Milan e Atalanta e guadagnarsi quindi una qualificazione per la Champions League.

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La mini impresa va compiuta in un clima non certamente sereno, visto che la piazza non ha certo preso nel migliore dei modi la decisione della società di non prolungare il contratto di Daniele De Rossi e che nella giornata di mercoledì è andata in scena una contestazione a Trigoria nella quale tra i pochissimi applauditi ci sono stati proprio il capitano e Claudio Ranieri (anche lui destinato ad andar via).

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Il tecnico della compagine capitolina, parlando nella conferenza stampa di presentazione della sfida con il Sassuolo, è partito proprio dagli eventi degli ultimi giorni.

“Io credo che quanto successo debba essere uno stimolo positivo. I giocatori ormai sono abituati a tutto. Tempo fa potevano essere di disturbo anche le voci legate all’allenatore del futuro, ma questa squadra non ha mai mollato ed ha sempre dato tutto. Io spero che tutto questo spinga ancora a far bene, dobbiamo giocare le ultime due partite al massimo per non avere rimpianti”.

Il tecnico giallorosso si è soffermato sulle condizioni dei suoi ragazzi.

“Dal punto di vista fisico stiamo bene. Zaniolo è alle prese con il solito polpaccio indurito, ma oggi riprenderà con un differenziato. Per Pellegrini non è nulla di grave, sarà a disposizione per sabato o forse per la partita successiva".

A Ranieri sono state attribuite delle parole: avrebbe detto che c’è una testa grigia che decide tutto a Londra.

“Non mi sembra di aver utilizzato questo tipo di parole. Parlando di quanto successo con Daniele ho detto ai tifosi che le decisioni vengono prese a Londra e in America. E’ lì che stanno il presidente e chi decide”.

Ranieri non si è sbilanciato su quelli che sono i piani futuri della società.

“Io non posso sapere quali sono i progetti della Roma, non ne possono aver parlato con me, visto che tra due partite il nostro rapporto si chiuderà. Non so quali siano i programmi. In ogni società ci sono dei cambiamenti, ci sono altre squadre in Italia che hanno perso dei punti di riferimento. Forse a Daniele le cose andavano dette in una maniera diversa, ma questa è la legge del calcio. Considerando qual è l’amore dei tifosi per la squadra, con un po’ più di attenzione si sarebbe potuto avere un altro tipo di comportamento”.

Il tecnico giallorosso avrebbe continuato a puntare su De Rossi.

“Io parlo da allenatore, non sono un dirigente. Se mi avessero chiesto cosa fare con Daniele, io avrei detto che sarebbe stato da tenere, perché so che giocatore è, so che uomo è e so che capitano è. Si parla spesso di leader e lui è un allenatore in campo. Con lui si può parlare, ha una mentalità precisa, fa tutto per il bene della squadra. E’ uno di quei giocatori che tutti gli allenatori vorrebbero”.

De Rossi, parlando di Totti, ha detto che è un dirigente che non incide.

“Cosa direi a Francesco? Certe decisioni deve prenderle lui. Io so solo che è stato lui a chiamarmi qui alla Roma e in quel momento è stato uno che conta molto e che decide. Non so a che punto sia arrivata la sua crescita, non si diventa dirigenti da un giorno all’altro. Non so se è felice e soddisfatto, dovete parlare con lui di queste cose”.

Il tecnico giallorosso ha provato a dare un consiglio alla Roma su come tornare a vincere.

“Per me è difficile, perché non conosco i programmi. Credo che fare lo stadio possa essere molto importante per pensare ad una grande Roma. Io adesso sono concentrato solo sul tirare fuori il meglio da ogni ragazzo”.

La Roma della prossima stagione non avrà vere e proprie bandiere.

“Parliamo di una piazza particolare, qui il tifoso si sente protagonista ed è per questo che l’Olimpico trascina così tanto. Sento parlare della distanza tra il presidente e la società come di un problema, io però in realtà nel corso della carriera poche volte ho visti presidenti sempre vicini alla squadra. Al Leicester io il presidente lo vedevo poco e al Chelsea era la stessa cosa. Per un allenatore conta solo essere messo nelle migliori condizioni per far bene”.

Ranieri è tornato sulla questione De Rossi.

“Non gli ho ancora parlato, l’ho visto come sempre, anche se dentro proverà qualcosa di diverso. Immagino che non dormirà di notte, mi sembra normale. Per chi ha dato tutto, giocando anche in condizioni non ottimali pur di aiutare la squadra, cose del genere potrebbero essere sconvolgenti. Se giocherà ancora? Vuole continuare e grazie alla visione di gioco che gli ha dato il padre ha già una mentalità da allenatore. E’ un leader. Vedremo se ci sarà in campo, intanto quello che mi auguro e che la sua ultima all’Olimpico sia una festa. Ci sarà tempo poi per le contestazioni”.


 

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