L'errore dal dischetto di Pellegrini e la rete di Wieffer obbligano la Roma a tentare l'ennesima rimonta all'Olimpico: per eliminare il Feyenoord e approdare in semifinale di Europa League bisognerà vincere con almeno due goal di scarto, mentre con uno solo il match si prolungherebbe ai tempi supplementari.
Il più grande dubbio della vigilia di riguarda la presenza di Paulo Dybala, al quale José Mourinho ha dato altre 24 ore di tempo per capire meglio le sue condizioni, come spiegato dallo 'Special One' in conferenza stampa.
"Non so se possa giocare dal 1', avete visto un quarto d'ora di torello. Poi ci siamo dedicati all'organizzazione tattica a bassa intensità e abbiamo deciso di dare altre 24 ore di tempo a Paulo per capire se potrà esserci oppure no. Domani faremo qualcosa di intenso per capire se giocherà o andrà in panchina".
"Per me la più grande pressione è se sta bene o no, perché un dubbio resta sempre un dubbio. Se inizia magari non gioca tutto l'incontro o magari si fa male dopo 10'. Se va in panchina ed entra e si fa male, poi non hai altri cambi. Deciderò più sul 'gioca o non gioca': non abbiamo tante opzioni, in una situazione estrema non dico che andrà in panchina, così che sarà in campo in una situazione nei limiti".
Parole positive per Abraham, tornato al goal contro l'Udinese.
"Sta sempre bene. Sembra sempre molto felice e positivo all'interno del gruppo. Dal punto di vista umano lo vedo bene, a prescindere che segni o meno".
La strategia per eliminare il Feyenoord è presto detta.
"Dovremo segnare due goal in più di loro, il paragone col Salisburgo non ha senso perché sono squadre diverse. L'importante è questo, non importa se segnare all'inizio, alla fine o ai supplementari".