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Mourinho Roma AtalantaGetty Images

Rigore negato a Zaniolo, Mourinho perde la testa: invade il campo e viene espulso

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José Mourinho perde la testa e vede rosso. Come il colore del cartellino che il tecnico portoghese, furente, si è visto sventolare in faccia dall'arbitro Chiffi nel secondo tempo di Roma-Atalanta, col punteggio di 1-0 a favore dei bergamaschi grazie alla rete di Scalvini.

L'episodio: Zaniolo e Okoli si trattengono a vicenda, forse all'interno dell'area e forse partendo dall'esterno. La Roma chiede il calcio di rigore, ma Chiffi, al contrario, non fischia nulla, assegnando invece una rimessa dal fondo ai nerazzurri.

Fin lì, tutto bene. Più o meno. Perché è quel che accade in seguito a far imbufalire Mourinho: Hateboer ricomincia immediatamente l'azione, con i giocatori della Roma ancora attorno a Chiffi a protestare, e l'allenatore giallorosso se la prende tantissimo, arrivando a invadere il campo tra un insulto e l'altro nei confronti dell'esterno olandese.

Inevitabile la decisione di Chiffi, che si porta correndo verso Mourinho ed estrae il cartellino rosso diretto, espellendo il portoghese. Il quale, peraltro, ci mette qualche altro secondo prima di ritrovare la calma, venendo trattenuto a forza dal team manager Valerio Cardini.

Lo Special One, dopo il triplice fischio finale ha commentato la prova della sua squadra ai microfoni di ‘DAZN’.

“E’ stata la partita più facile da vincere in questa stagione. Con Monza e Cremonese qui all’Olimpico non abbiamo dominato per novanta minuti, mentre oggi siamo sempre stati in controllo della partita. Abbiamo avuto tante palle goal, ma è inutile parlare con i ’se’. Dobbiamo essere oggettivi e dire che abbiamo fatto una grande partita e che abbiamo dominato contro una squadra che si è difesa benissimo e che ha avuto anche un po’ di fortuna”.

Non poteva mancare ovviamente un accenno all’espulsione.

“Nulla con Chiffi e nulla di particolare con Hateboer. Se rallenti il gioco quando noi vogliamo giocare e se calci un pallone solo per perdere tempo, quello che io volevo fare era fermare questa cosa che aveva solo l’obiettivo dell’antigioco e del perdere tempo. Se c’era elettricità? Sì, perché la Roma stava giocando benissimo. A volte se si gioca male ci si nasconde in panchina, ma oggi si vedeva che la squadra aveva bisogno di continuità e ritmo. Non ho avuto problemi, tranne un rigore nettissimo su Zaniolo nel primo tempo. Ho cercato di parlare con Chiffi, se un arbitro mi dice che non c’è rigore se un giocatore non si butta, io allora devo cambiare le cose che dico ai miei giocatori: devo dire loro di buttarsi. Per lui non era rigore perché Zaniolo è rimasto in piedi e poteva giocare la palla, che dipende dall’interpretazione, ma per me non c’è interpretazione lì. Se dobbiamo fare i pagliacci e buttarci come in piscina, allora io devo cambiare il modo di parlare con i miei giocatori. Se mi aspetto una sanzione importante? No, io sono entrato in campo ma non inventiamo cose che non esistono”.

Resta comunque da capire ora quale sarà l'entità della sanzione a Mourinho, che sarà certamente squalificato. Intanto, e questo è certo, l'allenatore della Roma salterà la sfida da ex contro l'Inter, in programma a San Siro dopo la sosta per le Nazionali.

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