I giorni seguenti al trionfo casalingo della Juventus con il Sassuolo sono stati piuttosto frenetici. Quantomeno per questioni relative al calciomercato e con particolare riferimento alla situazione di Adrien Rabiot.
Il francese, dopo aver saltato per squalifica il match inaugurale dello Stadium, è stato ad un passo dall'addio ai colori bianconeri. Non è un mistero, infatti, che sull'ex centrocampista del PSG fosse piombato il Manchester United di ten Hag, bramoso di regalare al tecnico olandese un nuovo innesto per il pacchetto di centrocampo.
Il tutto sembrava inizialmente procedere a vele spiegate con l'accordo tra i due club maturato in tempi piuttosto rapidi, ma i primi intoppi sono sorti allo step successivo, ossia quando si è cercato un punto d'incontro tra i Red Devils e l'entourage dell'ex PSG.
Un compromesso al quale in realtà non si è mai arrivati. Il processo ha subito una brusca frenata proprio quando lo United ha preso coscienza delle richieste del classe 1995 - considerate eccessive dal club inglese - che hanno portato al proverbiale passo indietro.
Niente approdo in Premier per il nazionale transalpino, dunque, con il Manchester che nel frattempo ha virato con forza su altri obiettivi chiudendo in fretta e furia l'operazione Casemiro con il Real Madrid.
E Rabiot? Ad un anno dalla scadenza del suo contratto e soprattutto a dieci giorni dalla conclusione del calciomercato, la sensazione forte è che il calciatore non si muoverà da Torino. Anzi.
Ci sono possibilità assai concrete che il ragazzo nativo di Saint-Maurice possa prendersi una maglia da titolare nel posticipo di lunedì che vedrà la Juventus impegnata sul campo della Sampdoria.
Nell'ultimo allenamento, il calciatore è stato provato come interno di sinistra nel 4-3-3 disegnato da Allegri e le sue quotazioni sembrano in netta risalita, a discapito di quelle di Denis Zakaria, uscito malconcio dal debutto con il Sassuolo e sul quale aleggiano insistenti voci di mercato.
Morale della favola, dopo averla quasi lasciata, Rabiot è pronto a tornare al centro del progetto bianconero per provare a fare dimenticare il suo primo triennio a tinte zebrate, condito da prestazioni decisamente deludenti e sotto le aspettative.



