Sabatini RomaGetty Images

Rabiot era della Roma, Sabatini racconta: "Urlai contro la madre, scena da film"

In cinque anni da direttore sportivo alla Roma, Walter Sabatini ne ha viste di cotte e di crude. Trattative completate in un lampo, grandi colpi scovati dal nulla, ma anche affari sfumati incredibilmente.

Di quest'ultima categoria fa parte Adrien Rabiot, per il quale la Roma aveva praticamente chiuso l'affare: "Incontrai la madre insieme all'altro figlio, un tipo inquietante,  che mi aspettava al termine di una strada sterrata seduto in un parcheggio dove non c'era nessuno. Scena da film.

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Parliamo, l’accordo è fatto - ha raccontato Sabatini a 'Il Venerdì' - , lei, la madre, prima di alzarsi aggiunge una cosa, nessuno mi traduce, ma io intuisco, chiedo conferma, mi infurio. Urlo: come si permette? E me ne vado. La madre voleva parlare con Garcia. Mai e poi mai. Se concedi a una madre il tu per tu con l’allenatore in un attimo te la ritrovi nello spogliatoio".

Marquinhos, la più grande plusvalenza della Roma, è stata invece una trattativa nata per caso: "La talpa è stato Simone Beccaccioli, videoanalista della Roma. Me lo segnala, io vedo un ragazzino di 18 anni, che in Brasile era riserva nel Corinthians, correre dietro una palla che sembrava persa, con quasi otto metri di svantaggio, recuperarla in scivolata, e poi esultare mostrando i pugni, con una rabbia da finale mondiale.

Quella fame mi ha colpito, allora nessun difensore faceva quel gesto. Il giorno dopo mi chiama un agente e chi mi propone? Marquinhos. Io mi mostro scettico, gli dico che non lo conosco, di darmi tempo, faccio un po’ l’annoiato, ma dentro di me scoppio di contentezza".

Gervinho invece nemmeno lo voleva: "È l’unica richiesta che mi fa Garcia, non chiede altro. Sono in imbarazzo, ma insisto, non voglio prenderlo. Faccio la trattativa con l’Arsenal e gioco spudoratamente al ribasso, sperando che rispondano no. Però poi Gervinho lo prendiamo e quando il giocatore va bene do pubblicamente credito a Garcia della bontà della sua scelta".

Guardando al futuro, Sabatini annuncia praticamente l'arrivo di Monchi: "La Roma attualmente dispone di quattro centri di pensiero, di cui tre egregiamente funzionanti, a Roma, a Londra, a Boston e presumibilmente in Spagna. 

Quando tutto sarà convogliato in un unicum la Roma avrà un futuro opulento, anche se è consigliabile occuparsi di presente perché il calcio declina solo questo tempo e mi pare che la squadra attuale lo meriti e lo richieda".

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