
La sfortuna si è accanita su Arkadiusz Milik, che per la seconda volta nel giro di un anno ha subito un grave infortunio. L'attaccante polacco del Napoli, nell'incontro di campionato con la SPAL, ha subito la rottura del legamento crociato del ginocchio destro, stessa tipologia di trauma occorsa la passata stagione all'altro ginocchio.
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Milik è stato operato a Villa Stuart dal prof. Pier Paolo Mariani, specialista in questa tipologia di infortuni che già lo seguì durante tutto l'iter di recupero di un anno fa. L'intervento, perfettamente riuscito, sarà seguito dalla lunga e faticosa fase di riabilitazione che preparerà il giocatore alla ripresa dell'attività agonistica.
In occasione del precedente infortunio, Milik si distinse per un recupero in tempi record, con ritorno agli allenamenti in gruppo nel giro di tre mesi e in campo qualche settimana più tardi. In questa circostanza è lecito aspettarsi tempistiche più dilatate: durante la riabiitazione il centravanti polacco dovrà sottoporre il ginocchio operato in precedenza a grandi carichi di lavoro, ma con una certa prudenza.
Per questo motivo, nonostante Milik abbia già dato prova di essere un 'gladiatore', sarà quasi impossibile rivederlo in campo con la stessa rapidità di dodici mesi fa. Il suo sarà un recupero particolarmente delicato e andrà condotto senza alcuna fretta per evitare qualunque tipo di complicazione.
Saranno necessari almeno quattro mesi per la fase di riabilitazione, più qualche altra settimana di allenamenti in gruppo con il resto della squadra per ritrovare una condizione accettabile. Nel migliore dei casi è ipotizzabile un ritorno in campo di Arkadiusz Milik a marzo, tra cinque mesi, ma soltato in primavera inoltrata lo rivedremo in piena forma.
Considerati i precedenti, nessuno vorrà forzare i tempi di recupero. La salute di Arek Milik viene prima di tutto.


