La stagione della Roma, con la sconfitta per 3-0 a tavolino della prima giornata a Verona per il caso Diawara, era partita malissimo. Ma c'è stato un caso in cui i giallorossi, la vittoria d'ufficio, se la sono vista assegnare: il celebre Cagliari-Roma del settembre 2012, gara che è stata annullata tra le polemiche e, appunto, è passata agli archivi con il risultato di 3-0 a favore della formazione allora allenata da Zdenek Zeman.
I FATTI: IL CASO IS ARENAS
Una vicenda molto diversa da quella dello scorso autunno e legata allo stadio Is Arenas, impianto di Quartu Sant'Elena utilizzato dal club solo nella stagione 2012/13. Impianto considerato però non a norma dalla Commissione di Vigilanza. E dunque, così come era accaduto un paio di settimane prima per il match contro l'Atalanta, debutto degli isolani nel nuovo stadio, anche quel Cagliari-Roma dovrebbe disputarsi a porte chiuse.
A complicare tutto è un comunicato pubblicato sul proprio sito ufficiale dal Cagliari firmato da Massimo Cellino, con cui il presidente sardo contravviene alle disposizioni invitando i tifosi rossoblù a recarsi allo stadio per assistere alla partita:
"La Società Cagliari Calcio, rappresentata dal presidente Massimo Cellino, i tesserati e tutti coloro che lavorano per essa, visto il perdurare della situazione che porta a non vedere più un futuro per via delle difficoltà burocratiche e il disinteresse collettivo delle istituzioni, invita e chiede a tutti i suoi tifosi, titolari di biglietto e abbonamento, di recarsi allo stadio per assistere alla partita Cagliari-Roma nel rispetto dell’ordine e della civiltà. Il Cagliari Calcio e i suoi ingegneri reputano la struttura agibile e sicura. Questo atto, assolutamente pacifico, spinto dal dolore e dalla frustrazione, per difendere il diritto di esistere. Viceversa è giusto prenderne atto".
LA DECISIONE DEL PREFETTO: PARTITA ANNULLATA
Una volta appreso del comunicato del Cagliari, anche la Roma decide di emettere una nota sul proprio sito ufficiale, firmata dal direttore generale Franco Baldini, per chiedere che la gara non venga disputata con i tifosi presenti:
"La Roma intende tutelare non solo i propri interessi e quelli dei propri tifosi, ma allo stesso tempo vuole proteggere un principio sacrosanto, che le competizioni si debbano svolgere nel rispetto di regole che sono oggettive e che in nessun caso possono essere piegate ad esigenze soggettive".
Nella notte tra venerdì 21 e sabato 22 settembre 2012, il Prefetto di Cagliari Giovanni Balsamo dispone l'annullamento della partita tra i sardi e la Roma. E due giorni più tardi il Giudice Sportivo assegna lo 0-3 a tavolino ai giallorossi a causa del comportamento di Cellino, definito nel comunicato "una riprovevole sollecitazione, con il rischio concreto e attuale che potesse tradursi in iniziative ed atti rivolti a disattendere la prescrizione dello svolgimento della partita a porte chiuse, ingenerando nella tifoseria reazioni emotive inconsulte ed irrazionali".
Il Cagliari presenta ricorso contro la decisione, senza avere però successo. Lo 0-3 viene dunque confermato. Al termine di quella stagione i sardi si salvano comunque in maniera piuttosto agevole, chiudendo il campionato con 15 punti di vantaggio sulla zona retrocessione. Lo stesso epilogo che Pavoletti e soci si augurano quest'anno.




