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Napoli Juventus SupercoppaGetty

Quando De Guzman festeggiò la Supercoppa con la sciarpa della Juventus

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Jonathan De Guzman non è sicuramente uno di quei giocatori che hanno lasciato il segno nella storia del Napoli. Ma se oggi siamo qui a parlarne, evidentemente, qualche tipo di segno lo ha comunque lasciato.

Non si tratta di un goal pesante o di un assist decisivo. Nemmeno di una dichiarazione particolare o di un retroscena clamoroso. E' tutto racchiuso in una semplice foto, o meglio in un particolare che al tempo è passato inosservato.

Supercoppa 2014, ad affrontarsi per la vittoria del trofeo, come quest'anno, ci sono Juventus e Napoli. I bianconeri di Allegri sono reduci dal terzo Scudetto consecutivo, gli azzurri di Benitez dal secondo trionfo in Coppa Italia negli ultimi tre anni.

Il Napoli è senza l'infortunato Insigne, allora Benitez si gioca la carta Jonathan De Guzman sulla trequarti con gli intoccabili Hamsik e Callejon. Il centrocampista olandese è appena arrivato dallo Swansea e viene schierato subito titolare alla prima con la magla del Napoli.

La partita è bellissima, finisce 2-2 con doppiette di Tevez ed Higuain in un fantastico botta e risposta tutto argentino. De Guzman gioca 105 minuti e viene promosso a pieni voti, anche grazie all'assist per il primo goal del Pipita.

Supercoppa De GuzmanSSC Napoli

I rigori sono una mattanza: sbagliano Tevez, Jorginho, Chiellini, Mertens e Pereyra, ma l'errore decisivo è quello di Padoin. Il Napoli trionfa e conquista una Supercoppa che gli mancava dai tempi di Maradona, precisamente dal 1990, quando gli azzurri travolsero per 5-1 la Juve al San Paolo. Una storia che si ripete, una sfida infinita.

Cominciano quindi i festeggiamenti, con premiazione e foto di rito con la Supercoppa in bella mostra. C'è però una foto che salta all'occhio più di tutte, perché è impossibile non notare quel piccolo grande particolare. All'apparenza è la classica immagine di festa all'interno dello spogliatoio, ma poi guardi bene e ti accorgi che De Guzman, oltre alla medaglia, porta al collo la sciarpa della Juventus.

Pensi subito al fotomontaggio, ma la foto in questione viene pubblicata direttamente dal profilo Twitter ufficiale del Napoli e condivisa anche da Ghoulam. Dunque non è un fotomontaggio, dunque è reale: De Guzman ha festeggiato davvero la Supercoppa con la sciarpa della Juventus. Ma com'è possibile che all'epoca non se ne sia parlato? Non c'è traccia editoriale di questo episodio, solo qualche commento sparso qua e là.

Sarà che nel 2014 i social non erano ancora così dominanti e centrali come oggi, sarà che nessuno se n'è accorto, fatto sta che il giorno dell'ennesima sfida in Supercoppa tra Juventus e Napoli ci sembrava quello giusto per spolverare questa foto. Tra l'altro la prima e unica stagione di De Guzman al Napoli (se escludiamo i sei mesi fuori rosa in quella successiva per aver rifiutato il trasferimento al Bournemouth) non sarà neanche tanto male, con 36 presenze e 7 goal complessivi tra campionato ed Europa League, dove segnerà addirittura una tripletta allo Young Boys.

Seguiranno i prestiti anonimi a Carpi e Chievo prima del trasferimento all'Eintracht Francoforte, con cui De Guzman si confermerà maestro di Coppe, vincendo la Coppa di Germania 3-1 in finale contro il favoritissimo Bayern e sfiorando la finalissima di Europa League, sfumata soltanto ai calci di rigore contro il Chelsea di Sarri futuro campione.

Poi come a Napoli la carriera di De Guzman subirà ancora una brusca frenata, che lo porterà a svincolarsi dall'Eintracht e trasferisi in Grecia all'OFI Creta che in passato fu allenato da Gattuso. Alla fine un legame con Napoli c'è sempre, De Guzman è un idolo del popolo azzurro senza saperlo, per quella Supercoppa e per quella sciarpa.

“Mi sono innamorato dell’Italia e di Napoli ho ancora tanti amici. Ho imparato tanto la lingua, il cibo, la moda e il calcio che viene seguito con una passione incredibile. Contro la  Juventus in Supercoppa Italiana, fu il successo più bello. Nessuno si aspettava che potessimo vincere. Si giocò all’estero a Doha in un ambiente diverso, ma avevamo tanta voglia di portare la Coppa a Napoli e ci riuscimmo".

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